Zona industriale, l’opposizione replica al sindaco: «Noi responsabili»

TRIVENTO. Il gruppo consiliare di opposizione “Futuro Trivento” risponde alla nota diramata dal sindaco Corallo sulla questione legata alla zona industriale di Piana d’ Ischia. «Lo scorso 23 Dicembre, n. protocollo 18670, il Sindaco ha scritto una nota indirizzata a tutti i cittadini di Trivento e agli imprenditori presenti presso l’area P.I.P di Trivento avente ad oggetto “Richiesta attivazione uscita dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale Campobasso Boiano”, in cui definisce la nostra richiesta di indizione di un consiglio monotematico presentata in data 16 Dicembre, protocollo 18399, “meramente strumentale e non condivisibile” e che il nostro “non è un atteggiamento di fattiva collaborazione” che “può contribuire solo a creare disorientamento tra i cittadini e gli imprenditori della zona industriale”. Non può che farci piacere leggere la risposta del sindaco, anche perché finalmente conosciamo le intenzioni dell’amministrazione rispetto alla situazione della zona industriale, dopo che sin dallo scorso luglio abbiamo chiesto a più riprese quale fosse la visione dell’amministrazione sulla questione del consorzio del nucleo industriale.

Tuttavia, nel ringraziare il sindaco per averci risposto, seppure non direttamente, ma attraverso un’intensa attività di volantinaggio per il paese, ci pone l’obbligo di fare alcune precisazioni in merito. Il Sindaco, nell’esporre i contenuti della nostra richiesta, cita solo la richiesta di deliberare il recesso della città di Trivento dal consorzio per lo Sviluppo Industriale di Campobasso – Boiano, omettendo quanto riportato nella prima parte della nostra richiesta, in cui, prima di deliberare l’uscita dal consorzio, chiediamo, infatti, di muovere formale richiesta alla Regione Molise da parte del consiglio comunale tutto per il rispetto delle risultanze dei tavoli tecnici per la definizione delle opere da realizzare nell’area P.I.P. di Trivento nell’ambito degli interventi di “Miglioramento infrastrutture zone industriali, logistica svincoli o situazioni particolari AI e PIP”, risorse inserite all’interno del “Patto per il Molise” firmato dal Governo e dalla Regione Molise il 26 luglio 2016. Pertanto, nessuna richiesta strumentale, ma la nostra richiesta contiene esattamente quanto esposto dal Sindaco nella sua nota del 23 Dicembre, bastava solo riportarla per intero. Ribadiamo anche in questa sede che la nostra richiesta corredata dalle firme degli imprenditori serve proprio a rafforzare le ragioni di Trivento nei confronti della Regione e del Consorzio e si basa sulla convinzione dell’assoluta necessità di fare fronte comune per risolvere una situazione di stallo e ormai divenuta insostenibile che perdura da più di 15 anni. Prendiamo atto delle parole del Sindaco quando dice che l’attuale situazione economica del comune di Trivento non consentirebbe la gestione da parte del comune dell’area di Piana d’Ischia, tuttavia siamo sicuri che il Sindaco è a conoscenza del fatto che già dal 2009 il consorzio, con deliberazioni del comitato direttivo e note presidenziali e commissariali successive, più volte comunica che non c’è nessun interesse da parte loro a gestire l’area industriale di Trivento, deliberando addirittura l’annullamento della convenzione stipulata nel 1999 con la Comunità Montana per la gestione della zona industriale. Se a questo si aggiunge che i lavori per l’efficientamento energetico del depuratore presente a Piana d’Ischia, che dovrebbero essere completati a breve, consentiranno un notevole risparmio sull’energia elettrica, che risulta essere la spesa più consistente nella gestione dell’area, allora la nostra richiesta, se letta con occhi attenti ed imparziali, non si può certo definire “meramente strumentale e non condivisibile”. Quindi, considerando che il consorzio è in scioglimento dal 2016 e nonostante tutto si succedono i commissari senza ravvisare alcuna novità di tipo gestionale ma solo un incremento della situazione debitoria dell’ente, considerando che i pochissimi interventi effettuati negli ultimi anni sulle infrastrutture sono stati fatti, con non poche difficoltà dal punto di vista burocratico ed autorizzativo, dal Comune, tant’è che nella delibera di pagamento delle quote consortili per l’anno 2019 fatta proprio dall’attuale sindaco si richiede lo storno dall’importo di quanto speso per il rifacimento del manto stradale non più di un anno fa e constatato l’assoluto disinteresse da parte del consorzio a gestire l’area esonerandosi da qualsiasi responsabilità, per esempio, per la gestione delle acque reflue, ci chiediamo: quali sono i vantaggi conseguenti alla permanenza nel consorzio da parte del comune? Solo perché al momento la situazione delle casse comunali non lo consente, si vuole rimanere nel consorzio, un ente che ha generato solo debiti durante la sua esistenza, e quindi far passare ancora anni di assoluto immobilismo per l’area di Piana d’Ischia?

Noi pensiamo che la zona industriale sia una priorità assoluta per Trivento e quindi non ci possiamo ancora permettere di rimanere inerti, pertanto il nostro Sindaco dovrebbe stare tranquillo e vedere la nostra iniziativa semplicemente come un’iniziativa politica che non intende screditare nessuno, ma che vuole solo cercare di risolvere i problemi e noi, come spesso abbiamo fatto dal suo insediamento, avremo un atteggiamento collaborativo e responsabile quando si va nella direzione di cercare di risolvere i problemi di Trivento e dei triventini. O forse ci si aspetta che chi rappresenta quasi il 30% degli elettori triventini, venga solo in consiglio a fare la bella statuina e ad alzare la mano per votare le proposte del sindaco?».