XI Biennale dell’Incisione, il richiamo dell’Arte del Maestro Domenico Fratianni
Presentata all’ex Gil di Campobasso l’esposizione, con l’omaggio a Carlo Carrà, che si aprirà sabato 17 dicembre e ospiterà le opere di 58 artisti invitati
“Leggere una pagina incisa significa entrare in profondità nel cuore dell’artista”. L’immensa e preziosa eredità del Maestro, Domenico Fratianni, aprirà le sue porte sabato prossimo, 17 dicembre, all’ex Gil di Campobasso con la XI edizione della Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea (il curatore è Floriano De Santi) e sarà visitabile fino al 26 febbraio dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. L’evento, presentato oggi a Campobasso, è finanziato e promosso da Fondazione Molise Cultura e Regione Molise con la collaborazione del Comune di Campobasso e organizzato dall’associazione culturale “Domenico Fratianni”.
Alla XI edizione della BIIC, con l’omaggio a Carlo Carrà, saranno esposte opere di 58 artisti invitati: la commissione scientifica ha selezionato alcuni tra i maggiori esponenti dell’incisione italiana contemporanea, tra i quali vi è un gruppo di 7 giovani incisori individuati nelle diverse Accademie di Belle Arti nazionali. Ogni partecipante esporrà due opere per un totale di 116 opere allestite in due sale del palazzo Gil.
“La Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea di Campobasso, fin dalla sua prima edizione del 2000 – ha affermato il sindaco, Roberto Gravina – non ha mai corso il rischio di restare immobile. Il rimirarsi, infatti, non era la professione preferita di chi ideò, più di vent’anni fa, questa manifestazione, ovvero il Maestro Domenico Fratianni. Da quando il Maestro ci ha lasciato è toccato ai suoi figli continuare ad accompagnare il viaggio nel tempo di questa manifestazione”.
“Il Maestro Domenico Fratianni guardava lontano – ha dichiarato il governatore nel corso dell’incontro – se non avesse avuto una visione nitida del suo progetto, non saremmo qui, adesso, a presentare le grandi novità dell’undicesima edizione della ‘Biennale’. A tutti gli effetti, questa iniziativa matura oggi in un evento a respiro nazionale che apre i confini di un’arte affascinante e particolare – ha concluso Toma – collocandola in un contesto che incontra altre forme di cultura.
“Sono convinta – ha sottolineato il presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti – che la Biennale sarà molto frequentata perché cade in un periodo importante come quello natalizio, periodo in cui la gente sente forte il richiamo di frequentare i luoghi della cultura. Con Domenico Fratianni mi legava la sua concezione dell’arte e della cultura, che esigeva una partecipazione profonda, vissuta. Una Biennale molto interessante, non solo per la qualità dei suoi ospiti, ma anche perché per la prima volta verrà esposta l’intera collezione di incisioni di un maestro assoluto come Carrà”.
Per il suo fondatore Domenico Fratianni, infatti, la Biennale doveva essere parte di “un’operazione culturale capace di coinvolgere tutti coloro che amano il richiamo dell’Arte” portandoli in Molise, una terra considerata come un “anello di congiunzione tra il Mezzogiorno d’Italia” e il resto del Paese e capace di proiettarsi anche in uno scenario internazionale.
La novità di questa XI Edizione è l’aspetto B-Side che comprende una serie di eventi a carattere divulgativo e poetico nel segno dell’incisione. Una sorta di lato B di un’incisione su vinile: il B-side, appunto, della Biennale. L’angolazione di lettura di questa prima edizione è “lasciare il segno”. Con B-side l’Associazione vuole creare una infrastruttura culturale a supporto della città di Campobasso e del Molise, di cui facciano parte pubbliche istituzioni locali, realtà del terzo settore, scuole, imprese, famiglie e media.