Voto di scambio, è caccia alle indiscrezioni sulle indagini annunciate dal Procuratore Rispoli
Il Molise si risveglia con la notizia che confermerebbe la presenza, durante le ultime elezioni regionali e nazionali, di due casi di voto di scambio elettorale politico-mafioso. Una notizia rimbalzata alla cronaca nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte di Appello, durante la lettura della relazione del Procuratore generale, Guido Rispoli. L’ipotesi di reato è quella prevista dall’art. 416 ter del codice penale ed è a carico di “noti”.
Un’inchiesta sulla quale ci sarebbe il massimo riserbo da parte degli inquirenti (il Ros di Roma) anche se l’area interessata potrebbe essere verosimilmente la provincia isernina. Più volte nel recente passato l’attenzione delle forze dell’ordine e dell’opinione pubblica ha guardato con attenzione alle zone a confine con Campania e Puglia, essendo quelle più a contatto con la malavita organizzata, peraltro oggetto delle attenzioni del procuratore nel campo del traffico e spaccio di droga, ma anche delle attività investigative della DDA in relazione alla penetrazione di famiglie della ndrangheta calabrese.