Inaugurata solo un anno fa con il parco XXV novembre, è lasciata all’incuria del meteo e dei buontemponi
CAMPOBASSO. Mentre a Napoli, pochi giorni fa, veniva installata una panchina rossa in piazzetta Duca D’Aosta alla memoria di Tiziana Cantone, la giovane 33enne di Mugnano che nel 2016 si tolse la vita dopo la diffusione in rete di un suo video dal contenuto intimo, a Campobasso il rosso della stessa panchina, inaugurata solo un anno fa, non è più così fiammante. Anzi, nel parco XXV novembre (che costeggia via Cavour proprio di fronte all’ex stadio Romagnoli) il legno colorato – come si nota chiaramente dalle foto inviateci da un nostro lettore – risulta sbiadito e consumato dalle intemperie e dalle incisioni di chi, senza alcun rispetto per quanto lo stesso rappresenta, ha voluto lasciare un autografo assolutamente sgradito e fuori luogo contribuendo all’abbandono e all’incuria questo arredo urbano e ciò che esso rappresenta.
La volontà dell’amministrazione comunale precedente, guidata da Antonio Battista che ha ideato e realizzato l’iniziativa in collaborazione con scuole e associazioni, era di celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la cui data dà il nome al parco stesso. Quindi, un modo per tener viva la memoria su questo dramma sociale sempre attuale nella sua drammaticità e che andrebbe incentivata anche dagli amministratori attuali, ovvero la giunta M5S guidata dal primo cittadino, Roberto Gravina che, di certo, non resterà insensibile allo stato di abbandono dell’area e della panchina che dovrà essere ravvivata e custodita meglio non solo nei colori agli occhi dei passanti, ma ancor di più in ciò che rappresenta a livello umano e sociale.
