?Si sta continuando ad imbastire un Piano Operativo che si fonda sul nulla, poich? non sostenuto da quella necessaria legge regionale che attualmente non c??. Questo significa che il Piano Operativo deve essere improntato sulla Legge 34, quella vigente, e finch? questo non avverr? tutti i provvedimenti adottati dal Commissario ad acta e dall?Asrem sono illegittimi?. Tuona cos? Carolina Mancini, segretario del Comitato Civico Frentano, davanti all?ingresso di quel Vietri che da 8 anni a questa parte ? divenuto per lei, per il presidente Pardo Spina e per una buona parte dell?amministrazione, il simbolo, concreto, di una battaglia per il territorio e a difesa della sanit? pubblica. Una ri-uscita pubblica quella del ?Pro Vietri? attesa, specialmente alla luce di quanto discusso e proposto dal Commissario ad acta Frattura nell?ultimo tavolo tecnico interministeriale tenutosi a Roma, a cui ha fatto seguito un primo momento di silenzio mediatico segno evidente che la controparte non si era sopita ma stava semplicemente affilando le ?armi?. E le armi, per il Comitato e per i larinesi, sono quelle contenute nel dispositivo della sentenza attraverso cui, nel luglio scorso, i giudici del Tar Antonio Onorato, Orazio Ciliberti e Luca Monteferrante hanno giudicato fondato in parte il ricorso presentato dal Comitato Civico Frentano. Ad illustrare il contenuto della sentenza ? la stessa Mancini. ?Il decreto n. 8 sancisce la presenza di 5 posti di ricoveri ordinari in Chirurgia Generale ed 1 in day hospital e day surgery. Per Oculistica 7 posti in ricoveri ordinari e 5 in day hospital e day surgery, 1 posto di Terapia intensiva. Medicina, Chirurgia, Accettazione ed Urgenza 1 posto in ricoveri ordinari e 1 day hospital e day surgery, Riabilitazione 30 posti, Lungodegenza 20 posti. In generale sono previsti 80 posti in tutto: 64 posti di ricoveri ordinari e 16 in day hospital e day surgery. Questo ? quello che siamo riusciti ad ottenere? questa dovrebbe essere, secondo la magistratura, la situazione del Vietri di Larino?. Dovrebbe, per l?appunto, perch? secondo quando ribadito ieri mattina ?L?Asrem e la Regione continuano a smantellare l?ospedale?. ?In questo modo – interviene l?assessore comunale alla Sanit?, Michele Palmieri – non si assicurano i Livelli Essenziali di Assistenza, almeno in questa parte di territorio. C?? l?urgenza che chi di dovere comprenda la necessit? di cambiare rotta. Il Vietri pu? ancora dare tanto. E purtroppo c?? anche da dire che non regge nemmeno la tesi sostenuta dalla Regione di voler chiudere i doppioni, perch? altrimenti non troverebbe una spiegazione logica e plausibile la presenza di ben 4 reparti di Chirurgia nella sola Campobasso (Cardarelli, Villa Maria, Villa Ester e Fondazione). Quello che ci ? dato sapere ? ci? che vediamo con i nostri occhi, ovvero che i disagi sono aumentati, cos? come i tempi per le liste di attesa? e questo ? il segno del disastro sanitario che si sta compiendo in Molise. Io credo che chi viene chiamato ad amministrare ed organizzare la sanit? ? prosegue Palmieri – deve ascoltare il territorio. Ed questo territorio non chiede di avere un super ospedale, ma semplicemente di essere curato e di avere un?assistenza sanitaria cos? come sancito dall?articolo 32 della Costituzione. Su questo noi non molleremo la presa. Siamo certi che i pochi servizi che sono ancora in funzione in questo presidio ospedaliero sono ancora di qualit? e possono offrire tanto alla comunit? molisana?. Dopo l?assessore interviene il presidente Pardo Spina, secondo cui il vero scandalo in tema sanit? sarebbe proprio questo ?incomprensibile ostinarsi a voler sacrificare quello che di buono c?? ancora?. Il presidente ricorda il ruolo di primissimo ordine svolto dal Vietri nei suoi oltre cento anni di prestigiosa storia. Una struttura che ha sempre potuto competere con le altre realt? e che ha dato un innegabile lustro alla citt? di Larino. ?Il nostro risentimento ? troppo poco rispetto a quello che ? successo e che sta succedendo. Noi dovremmo strapparci le vesti per il Vietri? ma dovremmo strappare le vesti specialmente a chi ha usato questo ospedale per i propri interessi?. Ospedale il cui futuro, nonostante le preoccupazioni, resta ancora avvolto nel mistero. ?Ci troviamo nella condizione che non sappiamo cosa abbia deciso il presidente Frattura. Tutti i documenti sono strettamente segretati e nulla si sa circa la riorganizzazione del sistema sanitario. Dalle poche notizie trapelate sappiamo che la ex Cattolica ora Fondazione Giovanni Paolo II verr? accorpata al Cardarelli, e non sappiamo in che modo? considerato che il privato non opera in emergenza urgenza. Senza contare che Termoli che gi? era in difficolt? oggi lo ? ancor di pi? perch? non ? stato potenziato. Noi ci opponiamo a tutto questo. Ci opponiamo ad una politica che continua insistentemente a volere l?accentramento dei servizi e la distruzione dei servizi sul territorio, e rivendichiamo il diritto di poterci curare. Continuiamo ad insistere ? conclude la Mancini – sul di fatto che siamo oltre 102mila abitanti e abbiamo diritto ad avere 308 posti letto per acuti sul territorio. Noi questo lo continueremo a pretendere anche attraverso l?intervento degli organi giudiziari?. A.C.