Vicenda Atm, l’azienda “risponde” al consigliere Greco
«Il suo è stato un intervento, non approfondito, ai limiti della diffamazione»
«L’azienda ritiene indispensabile esprimere la propria posizione circa l’ultimo intervento del Consigliere Greco in Consiglio Regionale in ordine al settore del T.P.L. e alla posizione dell’A.T.M. in particolare. Un intervento, vogliamo sottolineare da subito, ai limiti della diffamazione, poggiato su una rappresentazione dei fatti parziale e per lo più inesatta, frutto evidentemente di un non corretto approfondimento circa i vari temi trattati.
Approfondimento che ci sarebbe attesi tanto più da un giurista. Ciò che il Consigliere Greco sostiene è nella sostanza questo: A.T.M. percepirebbe dalla Regione il contributo più alto rispetto agli altri operatori regionali pur gestendo il maggior numero di chilometri, cosa che di per sé andrebbe contro le normali “leggi di mercato”. Ciò nonostante, e nonostante il regolare incasso di tale contributo — che avverrebbe mediamente a distanza di 11 giorni dall’emissione della relativa fattura —, l’azienda non pagherebbe i propri lavoratori, che sarebbero in arretrato di 6 mensilità. Greco invoca quindi la risoluzione del contratto di servizio in essere o comunque la sottoscrizione di un nuovo contratto che preveda la possibilità per la Regione di sostituirsi all’impresa. Tutto quanto rappresentato dall’esponente del Movimento 5 stelle è falso.
Cominciamo dal primo elemento considerato: che il contributo percepito da ATM sia maggiore di quello delle altre imprese operanti nel settore è perfettamente in linea con le leggi di mercato, come teorizzato da chi tale mercato lo ha realmente analizzato. Ma neanche corrisponde al vero quanto sostenuto dal Consigliere Greco in ordine alla regolarità del pagamento di tale contributo da parte della Regione Molise. L’affermazione di una tempistica di pagamento di circa 11 giorni dall’emissione della fattura è pura utopia. Il Consigliere Greco ignora evidentemente i ritardi, a volte addirittura di mesi, in cui ciclicamente incorre l’Ente, per cicliche assenze di risorse dovute evidentemente ad una poca attenta programmazione finanziaria. Ma il ragionamento del Consigliere Greco si basa su un dato ancora più errato: la Regione liquiderebbe per intero quanto dovuto ad ATM in relazione alle varie mensilità. Niente di più falso. A.T.M. ha dovuto avviare ogni anno estenuanti contenziosi per il recupero di tali contributi, che hanno già visto la Regione più volte soccombente, con un aggravio di spese legali ed interessi moratori — questi, sì, a carico della collettività molisana — per centinaia di migliaia di euro. Ad oggi A.T.M. è creditrice nei confronti della Regione dell’intero importo relativo ai contributi da CCNL 2017, pari a circa 1.200.000 Euro, nonché di quelli relativi all’annualità 2018, ormai prossima alla chiusura, tutti già integralmente anticipati, pari a oltre 800.000 euro.
Ci auguriamo quindi per il futuro che gli interventi operati in Consiglio Regionale si basino su dati veritieri e corretti che non trasformino la menzogna in verità e soprattutto che muovano da reali intenti di tutela del settore e del mercato».