Viadotto Sente, la Prefettura: «Resterà chiuso». Riapertura prevista entro un anno e mezzo

La struttura viaria non potrà essere ritenuta transitabile prima del completamento dei lavori di messa in sicurezza

AGNONE
FRANCESCO BOTTONE

La Prefettura di Isernia mette nero su bianco e di riaprire il viadotto Sente, per ora, non se ne parla. Sicurezza prima di tutto. In un lungo comunicato, la Prefettura afferma che: «Per quanto concerne le attuali condizioni del viadotto, giova precisare, anche in considerazione delle numerose petizioni pervenute e divulgate anche dagli organi di stampa, che richiedono l’immediata riapertura, che il ponte versa in condizioni statiche estremamente precarie, in particolare negli appoggi sostenuti dalla pila presente tra la quarta e la quinta campata. La pila a sostegno di tali appoggi ha subìto, secondo quanto emerge dalle relazioni tecniche, una evidente traslazione, quasi sicuramente a seguito di fenomeni franosi che hanno interessato il terreno in sedime. La traslazione ha comportato un analogo movimento anche degli appoggi degli impalcati sulla pila in frana, innescando una rotazione degli impalcati sulle pile adiacenti. Tali rotazioni hanno causato la rottura dei pacchetti di neoprene di appoggio, la rottura di alcuni baggioli e lo spostamento delle travi, creando una situazione di estrema pericolosità, in particolare sull’appoggio della trave esterna. Sono stati evidenziati i seguenti fattori di rischio (tutti conseguenti alla ridotta dimensione residua della superficie di appoggio del viadotto): – la probabile formazione di un cuneo di distacco, a causa delle elevate pressioni di contatto, con conseguente perdita dell’appoggio e crollo; – gli spostamenti delle pile e del terreno di base possono causare perdite di appoggio e crollo, attesa la significativa altezza delle pile e la lunghezza delle campate, in caso di sisma anche di non levata intensità; – una pur modesta traslazione, in caso di riattivazione dei movimenti franosi, della pila a sostegno della quarta e quinta campata provocherebbe, parimenti, una perdita di appoggio e, quindi, un crollo. Ne consegue che, stante i sopraelencati fattori di rischio, – chiude il comunicato della Prefettura di Isernia – il viadotto Sente non potrà ritenersi transitabile prima del completamento dei lavori di messa in sicurezza».

RIAPERTURA AL TRAFFICO ENTRO UN ANNO E MEZZO

Intanto si è svolta, presso il Palazzo di Governo, presieduta dal Prefetto Guercio, una nuova riunione per l’analisi del cronoprogramma degli interventi da effettuare per il ripristino delle condizioni di sicurezza del viadotto “Sente”.
Nel corso dell’incontro, cui era presente il Presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, accompagnato dai tecnici dell’Ente e dai progettisti incaricati, è stata presentata la progettazione dell’opera, che prevede il ripristino delle condizioni di sicurezza mediante la restituzione di idonee superfici di appoggio delle travi poggianti sulla pila tra la quarta e la quinta campata, interessata da una traslazione che, attualmente, compromette la staticità del viadotto.
Alla progettazione seguirà la relativa gara pubblica per l’affidamento dei lavori, all’esito della quale, sarà possibile, «presumibilmente entro un anno e mezzo, riaprire il viadotto alla circolazione».
Tali adempimenti saranno posti in essere dalla Provincia di Isernia, «quando sarà reso disponibile lo stanziamento di 2 milioni di euro, previsto nel D.L. nr. 109/2018 all’art. 40 bis e proveniente da un fondo speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sufficiente ad eseguire i predetti lavori di adeguamento strutturale», precisano dalla Prefettura.

MARTEDÌ 22 LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI RIPRISTINO

Il progetto definitivo della messa in sicurezza del viadotto “Sente – Longo” sarà presentato in un incontro pubblico che si terrà ad Agnone martedì 22 gennaio. Il documento redatto dalla Provincia di Isernia, sarà illustrato nella sala consiliare di Palazzo San Francesco a partire dalle ore 16. È quanto annunciano dalla Provincia pentra. Invitati i due presidenti delle Province di Chieti e Isernia, Mario Pupillo e Lorenzo Coia, i due prefetti, i sindaci dell’Alto Molise e i colleghi dell’Alto Vastese. A spiegare nel dettaglio il progetto ci sarà l’ingegnere Umberto Di Cristinzi e il geologo Errico Borrelli che hanno pianificato su carta i nuovi lavori sulla terza pila in cemento e sulle campate. Martedì scorso, Coia, il delegato alla viabilità, Mike Matticoli e il geometra provinciale, Lorenzo Di Iacovo, hanno depositato il progetto definitivo in Prefettura ad Isernia. In un paese dove le opere pubbliche sono ferme al palo e dove per realizzare un qualsiasi intervento passano anni ed anni, viene quasi spontaneo, da parte delle istituzioni, pubblicizzare quello che invece è un semplice passaggio burocratico, un noiosissimo tecnicismo, cioè la presentazione di un progetto per rimettere in sesto un ponte. L’unica cosa positiva della presentazione al pubblico del progetto è che magari potrà essere l’occasione giusta da parte della cittadinanza e dei pendolari di Abruzzo e Molise per far sentire ed elevare la propria protesta e pretendere la messa in sicurezza immediata dalla ex statale Istonia, l’ormai celebre mulattiera. Perché prima che mettano in sicurezza quel ponte passeranno almeno due anni, uno e mezzo secondo la Prefettura, ma nel frattempo le automobili da qualche parte devono pur passare.