Viadotto Sente, i tempi si allungano

Non riaprirà al traffico prima di un paio di anni stando alle notizie arrivate da Roma

FRANCESCO BOTTONE

«Nei giorni scorsi nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è tenuta una riunione di coordinamento tra i tecnici del ministero e i rappresentanti della Provincia di Isernia per definire il cronoprogramma degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza del viadotto Sente, una infrastruttura strategica per migliaia di cittadini che vivono nell’area tra Altomolise e Altovastese. – spiega il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico – Questi interventi sono possibili grazie ai 2 milioni di euro che abbiamo ottenuto nei mesi scorsi. Ma ora bisogna far presto per ridurre i disagi.

A breve il progetto di messa in sicurezza della Provincia di Isernia sarà sottoposto alla valutazione del Provveditorato per le opere pubbliche che, in qualità di stazione appaltante, potrà consentire una contrazione dei tempi in merito alla valutazione del progetto e, quindi, permettere l’avvio delle azioni di messa in sicurezza e consolidamento entro il 2019». Insomma, una bona notizia e una cattiva: quella buona è che finalmente, dopo mesi di polemiche e di ritardi, il Ministero dei Trasporti e la Provincia di Isernia hanno trovato un paio di ore per vedersi, firmare tutte le scartoffie che andavano firmate e stabilire un cronoprogramma di interventi per la messa in sicurezza del viadotto che collega, anzi collegava, l’Alto Molise e l’Alto Vastese.

La cattiva è il cronoprogramma stesso: i lavori saranno appaltati e partiranno entro l’anno. Così almeno ha dichiarato, proprio di ritorno da Roma, il consigliere delegato alla Viabilità, Mike Matticoli. L’esponente della Provincia di Isernia ha parlato inoltre di una durata degli interventi che si aggira tra i dodici e i sedici mesi. A conti fatti, prima della primavera dell’anno prossimo, il 2020, non partiranno gli interventi e i lavori di messa in sicurezza dureranno più di un anno, quindi si prospetta una riapertura al traffico veicolare per l’estate del 2021, sempre se non ci saranno intoppi, come ha spiegato lo stesso Matticoli. Smentite, dunque, le previsioni ottimistiche dell’ingegner Di Cristinzi, ovvero del progettista che ha ideato gli interventi di messa in sicurezza della famosa terza pila. Secondo il tecnico venafrano, lo dichiarò nelle scorse settimane in una intervista alla stampa locale, i lavori sarebbero partiti entro quattro mesi dall’erogazione materiale del finanziamento e avrebbero avuto una durata di otto mesi.

Da questi otto mesi indicati dal progettista si è passati direttamente ai sedici mesi, salvo complicazioni, del Ministero. Magicamente, senza che sia cambiato il progetto ovviamente che è e resta quello firmato da Umberto Di Cristinzi, ingegnere in Venafro.