Venafrani esasperati per le ricorrenti defaillance della pubblica illuminazione cittadina

I lavori per interventi di efficientamento (termine inusuale ma più che mai opportuno data la delicatissima situazione in atto) della pubblica illuminazione su strade, piazze e vicoli di Venafro sono stati appena appaltati ed affidati, ma sempre su strade, piazze e vicoli della città il buio continua a prevalere, anzi addirittura è aumentato considerevolmente. In effetti il disservizio è arrivato ad un punto tale da indispettire, contrariare e far arrabbiare (per non scrivere altro …) tutti i venafrani che negli ultimi tempi non le mandano certo a dire, ma gridano letteralmente la loro rabbia verso coloro che sono responsabili di quanto sta accadendo, privando la città e la collettività del posto di un servizio basilare quale la pubblica illuminazione che, se mette in ginocchio commercio ed attività lavorative in genere, non garantisce certo sicurezza e tranquillità ai residenti negli ultimi tempi alla prese con ricorrenti furti nelle abitazioni private, azioni delinquenziali certamente favorite dal buio persistente che si registra un po’ ovunque in città. Si diceva della (più che giustificata) rabbia dei venafrani. “Qua è uno schifo -gridava l’altra sera una negoziante sul centrale Corso Campano, totalmente al buio- e nessuno fa niente per rimediare, nessuno si adopera ! Ma come si può essere tanto insensibili ? Mai possibile far scivolare in basso una città come Venafro senza avvertire il dovere civico d’intervenire ?”. Altra testimonianza di altro venafrano : “Giorni addietro -informa un cittadino- esprimevo ad un amministratore comunale l’evidentissimo, grave e persistente disservizio delle carenze della pubblica illuminazione e come risposta mi è stato incredibilmente affermato da parte dell’amministratore interpellato … <questo problema mi sta enormemente stressando !>. Ossia nessun accenno ad un impegno immediato da parte del tizio, ma solo palese manifestazione di fastidio, insofferenza e contrarietà ! No, non è così che si amministra una città nell’interesse della collettività”. Nel frattempo il centro urbano ha assunto una sorta di veste di … Arlecchino, con luci pubbliche multicolori (arancioni, bianche ect.) là dove funzionano, anche se la gran parte dei lampioni o sono spenti del tutto o risultano solo in parte funzionanti. Dopodiché, altra “perla” di siffatto disservizio che indispone e preoccupa un sacco, come non sottolineare i pali della pubblica illuminazione abbattuti da vento, usura e trascorrere del tempo nel corso degli anni e non più rimessi al loro posto, tanto che è sempre viva in tanti la memoria del … manifesto funebre di qualche tempo addietro che annunciava la morte di un lampione lungo la trafficatissima e densamente abitata Via Maria Pia di Savoia, tolto e mai più riposizionato. Stessa sorte, del resto, toccata ad altri due lampioni sulla stessa arteria, a loro volta abbattuti, scomparsi e mai più rimessi ! La pubblica illuminazione venafrana ovvero … “il grande malato”, ma di rimedi e medicine nemmeno l’ombra ! E la gente, a ragione, si fa sentire.

Tonino Atella