Vaticano e immobili a Londra, sul broker molisano Torzi indaga anche la Procura di Milano

Quattro i fascicoli: i reati vanno dalla truffa alla bancarotta

Affari Vaticani: aperti fascicoli anche a Milano su Gianluigi Torzi, il broker molisano (già noto alle cronache molisane per il caso della villa al mare di Frattura) arrestato lo scorso giugno con le (iniziali) accuse di peculato, estorsione, truffa aggravata, autoriciclaggio. La vicenda riguarda la compravendita dell’immobile di Londra che ha scatenato uno dei più grandi scandali finanziari in Vaticano. L’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale Vaticano, al termine dell’interrogatorio di Torzi, che era assistito dai propri legali di fiducia, fece dunque avviare le procedure per  il mandato di cattura nei suoi confronti. Il provvedimento, a firma del Promotore di Giustizia, Gian Piero Milano, e del suo Aggiunto, Alessandro Diddi, “fu stato emesso in relazione alle vicende collegate alla compravendita dell’immobile londinese di Sloane Avenue, che hanno coinvolto una rete di società in cui erano presenti alcuni Funzionari della Segreteria di Stato”. L’inchiesta dunque si allarga e approda nel palazzo di giustizia di Milano. Ben 4 i fascicoli aperti con reati che vano dalla truffa alla bancarotta. Uno dei fascicoli, nello specifico,  riguarda il ruolo di Torzi nella gestione dell’immobile londinese, ex sede dei magazzini Harrods.