Valzer di poltrone e indiscrezioni in vista delle elezioni: tutti i cambi di casacca
A otto mesi da Amministrative ed Europee sono iniziati i "riposizionamenti"
MIMMO DI IORIO
CAMPOBASSO
La stagione dei “riposizionamenti” è ufficialmente iniziata. In molti, per assicurarsi una poltrona in vista di amministrative e europee di primavera, sono pronti al cambio di casacca. Il carro della Lega, visto il vento che soffia, è al momento il più ambito.
Partiamo dai “big” questa carrellata di notizie, alcune delle quali non godono ancora del crisma dell’ufficialità. Michele Iorio, che proprio ieri è tornato a sedere in Consiglio regionale per il 28° anno consecutivo, è pronto a passare con la Lega. Le trattative sono ben avviate e a breve potrebbe esserci l’ufficialità. Iorio è reduce dall’esperienza con Direzione Italia, movimento che non ha avuto particolare fortuna nel panorama politico italiano. Pluridecennale la sua militanza: Iorio è stato nelle file della Democrazia Cristiana dal 1975 al 1994, nel Partito Popolare Italiano dal ’94 al ’98, anno in cui ha aderito a Forza Italia. Nel partito di Berlusconi è stato dal 1998 al 2009: poi la costituzione del Popolo delle Libertà. Nel 2013 dopo lo scioglimento del PdL c’è stata la ricostituzione di Forza Italia, partito in cui è stato fino al 2017, prima di aderire a Direzione Italia di Fitto. Ora il passaggio, che pare ormai certo, alla Lega di Salvini.
Sul Carroccio sembrava dover salire anche Aldo Patriciello. Ma oggi il passaggio è in stand by. L’europarlamentare sta facendo le opportune valutazioni e il suo cambio di casacca non è più scontato. Forse anche – mormorano i maligni – per l’adesione ormai vicina di Michele Iorio. Che tra i due non corra buon sangue, da tempo, è noto. E sarebbe dunque difficile vederli di nuovo nello stesso partito.
Molto più movimentata la situazione riguardante i consiglieri comunali di Campobasso. Dopo l’ufficializzazione dell’ingresso di Alessandro Pascale e Alberto Tramontano, già tesserati con il Carroccio, è prossimo all’ingresso nel partito di Salvini anche il consigliere Antonio Columbro, quattro anni fa con l’Italia dei Valori. Elio Madonna, eletto con Centro Democratico e in forza all’attuale maggioranza di governo di centrosinistra, dovrebbe scegliere tra Lega e Fratelli d’Italia.
L’assessore Salvatore Colagiovanni, candidato quattro anni fa con l’Italia dei Valori e in lista al Parlamento a marzo con Civica Popolare di Beatrice Lorenzin, è molto vicino ai Popolari per l’Italia di Vincenzo Niro, ma non ha ancora scartato l’ipotesi Lega. Uno dei pilastri dell’esecutivo Battista di centrosinistra è dunque pronto a tornare nel centrodestra. Stesso discorso per Stefano Ramundo, eletto con il Pd, e ora vicino anche a lui al partito di Niro. Colagiovanni e Ramundo, attualmente nel centrosinistra, nella precedente amministrazione guidata da Di Bartolomeo militavano con Forza Italia. Dopo la parentesi nell’attuale amministrazione, sono pronti a tornare all’ovile. Anche il consigliere Gianluca Maroncelli dovrebbe essere candidato nello schieramento di centrodestra, probabilmente con una civica, ma starebbe valutando anche l’ipotesi Udc.
Le prime indiscrezioni circolano anche per quanto riguarda i possibili candidati sindaci. Il dato certo al momento è che Francesco Pilone reclama a gran voce la candidatura. Voci di corridoio riferiscono anche che Pilone sarebbe pronto allo strappo nel caso non fosse lui a guidare la coalizione di centrodestra. Potrebbe, infatti, decidere di andare da solo. Cosa che con molta probabilità farà l’ex primo cittadino Gino Di Bartolomeo. Anche lui pretenderebbe di correre per la carica di sindaco della coalizione.
Per i ben informati potrebbe essere Sandro Arco, ex direttore della Fondazione Molise Cultura, il candidato del centrodestra. L’ipotesi più plausibile, però, sarebbe quella secondo la quale la scelta ricadrebbe su un profilo lontano dai partiti. Un uomo delle professioni, estraneo all’agone politico. In tal caso il centrodestra seguirebbe la strada che ha portato Toma alla presidenza della Regione.
Sull’altro fronte la situazione è meno frenetica e il centrosinistra sta facendo i conti con le “fughe” che abbiamo descritto. Il sindaco Antonio Battista ha chiesto ufficialmente le Primarie alla coalizione. Secondo i rumors potrebbero essere due i suoi sfidanti. Corrado Di Niro, attuale presidente dell’Acem Molise e Alessandra Salvatore, attuale assessore alle Politiche Sociali. Il primo sarebbe pronto alla scalata a Palazzo San Giorgio, mentre la seconda sarebbe fortemente “sponsorizzata” dall’ex senatore del Pd Roberto Ruta.
Lavori in corso nei 5 Stelle: il Movimento potrebbe anche non far ricorso alle “Comunarie” e scegliere direttamente il candidato sindaco. Se così fosse, sarebbe certamente Roberto Gravina, visto di buon occhio non solo dagli elettori pentastellati.
Poche novità per l’amministrazione di Termoli. E anche in questo caso è la Lega a fare bottino pieno. Dopo il passaggio formale di Michele Marone, sarebbe pronto al salto sul Carroccio anche l’ex sindaco Antonio Di Brino.
E’ il partito di Salvini a raccogliere le maggiori adesioni, non solo per il vento che soffia in poppa, ma anche per il lavoro che sta svolgendo sul territorio la capogruppo della Lega in Consiglio regionale Aida Romagnuolo.
A otto mesi da europee e amministrative, partiti e movimento sono in pieno fermento. Si attendono le ufficialità, anche se lo scenario non dovrebbe mutare di molto da quello descritto.