Vaccini, il 30 giugno chiude il centro dell’Unimol: si cerca una soluzione. Oggi file e qualche protesta

Il prossimo 30 giugno chiuderà i battenti il centro vaccinale dell’Unimol perché scadrà la convenzione. E quasi sicuramente non sarà rinnovata. Anche perché l’Università, sia come personale, sia come luogo e logistica, deve tornare a fare quello che ha sempre fatto. E’ stato un grande supporto quello che l’Ateneo molisano ha fornito alla Regione e all’Asrem, ma soprattutto ai cittadini molisani. Sin dall’inizio è stato un esempio di organizzazione e professionalità. Ma quasi certamente questa esperienza è terminata. Anche se c’è chi spera che la convenzione possa essere prorogata. Appare tuttavia difficile e Asrem e Regione devono trovare al più presto un’alternativa perché senza l’Unimol vengono meno oltre 600 vaccini al giorno. In totale all’Università sono state somministrate 31mila dosi.

Si starebbe pensando di potenziare i punti vaccinali del Cardarelli e della Cittadella dell’Economia per fare in modo che possano effettuare più inoculazioni. Mentre appare complicato mettere su ex novo un nuovo punto. Potrebbe essere rilanciata l’idea del Drive In gestito dai Carabinieri, punto vaccinale che era stato annunciato ma che non è mai partito. Insomma sono al vaglio diverse ipotesi per farsi trovare preparati il 1° luglio.

“Stiamo valutando – ha affermato il dg Florenzano – se potenziare i punti vaccinali presenti o crearne di nuovi. Ad ogni modo ci faremo trovare preparati per garantire i richiami.”

Intanto questa mattina al punto vaccinale dell’Unimol si è registrata qualche criticità a causa delle lunghe file e dell’attesa sotto al sole. Qualche protesta c’è stata, ma c’è da rimarcare come nell’intera giornata erano programmate circa 700 inoculazioni e chi aveva l’appuntamento il pomeriggio, si è presentato in mattinata. Piccoli disagi e un po’ di nervosismo: l’arrivo della Polizia ha riportato la calma. dim