«Oggi 7 aprile – si legge in una nota inviata dall’unione degli studenti – molti studenti sono tornati in presenza nelle loro classi, dopo un periodo notevole di dad che ha compreso la maggior parte dell’anno scolastico. Crediamo che l’ambiente scolastico debba essere qualcosa di diverso da quello che studenti e studentesse vivono tutti i giorni. Se da una parte la dad non possa dirsi alternativa efficace e valida visti i numerosi problemi che comporta (disuguaglianze, disagio psicologico, ecc), dall’altra la realtà scolastica in presenza è ben lontana da ciò che gli studenti stanno richiedendo da prima della pandemia. Immaginiamo una scuola diversa, che includa supporto psicologico gratuito ed educazione sessuale e all’affettività, che dia il giusto spazio allo studente e alla studentessa e che l’apprendimento non sia limitato e nozionistico, in luoghi consoni e a norma. Continueremo a chiedere ciò che veramente serve alla scuola, affinché si possa partecipare ad una ricostruzione della scuola che parta dagli studenti e dalle studentesse».