‘Una Boccata d’Arte’, Castropignano ospita il progetto Il pomeriggio della vita dell’artista Tommaso Spazzini Villa

Al via in tutta Italia dal 25 giugno al 18 settembre 2022 la terza edizione di Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea di Fondazione Elpis realizzato in collaborazione con Galleria Continua e la partecipazione di Threes Productions, che promuove installazioni, mostre e performance di 20 artisti in 20 borghi, uno per ogni regione, valorizzando l’incontro tra arte e patrimonio storico, artistico e paesaggistico. Per il Molise, il borgo di Castropignano (CB) ospita il progetto Il pomeriggio della vita dell’artista Tommaso Spazzini Villa (1986, Milano)un intervento site-specific ispirato alla storia e all’identità del luogo, nato dopo un periodo di residenza ed esplorazione del territorio.Il pomeriggio della vita ridona nuova vita al Castello d’Evoli di Castropignano in Molise, permeando i suoi spazi con disegni, suoni e luci.Spiega Tommaso Spazzini Villa: “Un castello abbandonato da due secoli con alle spalle cinque secoli di vita brulicante. Uomini e donne l’hanno vissuto – nascite, amori e morti ne hanno scandito l’esistenza. Da due secoli regna il silenzio e l’abbandono. Pietre come ossa di uno scheletro abbandonato dalla vita. Per 100 giorni tornerà a battere un cuore, un cuore che vive a distanza ma la cui eco risuona tra le mura del castello. Una pulsazione che ricorda la vita che lo abitava. Le finestre diventano occhi attraverso lo sguardo del visitatore, le torri luoghi di ascolto del paesaggio sonoro circostante, le stanze momenti interni che aspettano di essere vissuti”.
Ritratto di Tommaso Spazzini Villa. Credits: Giada Fried Ritratto di Tommaso Spazzini Villa. Credits: Giada Fried Progetto corale e originale, nato nel 2020 in piena pandemia, Una Boccata d’Arte si configura come uno speciale itinerario culturale che invita il pubblico a scoprire ogni anno 20 nuovi borghi italiani, ricchi di tradizioni secolari e bellezze paesaggistiche. Grazie alla loro dimensione raccolta, i borghi diventano il luogo privilegiato per dar vita a un incontro autentico e ravvicinato con l’arte contemporanea, reso unico dal sorprendente dialogo che si genera fra territorio, opere d’arte, abitanti e visitatori. Le installazioni realizzate contribuiscono alla crescita del turismo rivolto alle aree interne, lontane dai principali flussi turistici e dai circuiti dell’arte, e invitano a riscoprire, con uno sguardo nuovo, storie e angoli di bellezza in tutta Italia. “Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso, di respiro nazionale e di partecipazione collettiva alla bellezza e alla cultura che, dalla sua nascita in piena pandemia, ha saputo progressivamente consolidare la propria vocazione iniziale di incoraggiamento alle comunità locali e al mondo dell’arte, fino a riunire oggi una vera e propria rete di artisti, curatori, associazioni e realtà locali che si ingrandisce anno dopo anno” spiega Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Un dialogo che dall’Italia apre sempre più lo sguardo anche all’attuale situazione internazionale, con il coinvolgimento di numerosi artisti stranieri per questa terza edizione in avvio”. Racconta Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua: “I borghi e gli artisti costituiscono il nucleo centrale del progetto, che deriva da un’attenta osservazione della storia e del paesaggio dei primi e della ricerca e del lavoro dei secondi. Il tempo di un sopralluogo, una breve residenza degli artisti per la prima volta nei borghi si sviluppa in un proficuo dialogo, dando vita a interventi e progetti artistici fortemente legati al territorio che li ospita. E proprio i valori dell’incontro e del dialogo ci hanno in particolare portato a ricercare e coinvolgere tre artisti ucraini, che per diversità di esperienze personali e di linguaggio, hanno arricchito con i loro progetti e la loro testimonianza, la terza edizione di Una Boccata d’Arte”. Selezionati per il loro talento e la loro ricerca tra voci emergenti e nomi più affermati, venti artisti di differenti età, culture e provenienze geografiche sono stati invitati a progettare 20 interventi site-specific ispirati alla storia e all’identità dei borghi. Dopo un breve periodo di residenza, affiancati in ogni fase progettuale da un coordinatore locale, hanno dato vita a venti progetti che abbracciano le diverse forme d’arte, dalla pittura alla scultura fino alla fotografia, al video, al suono e alla performance, frutto del dialogo e dell’incontro con la comunità, le maestranze e gli artigiani locali. Una Boccata d’Arte si riconferma un’esperienza espositiva unica che porta il pubblico a intraprendere un viaggio straordinario alla scoperta dell’arte contemporanea e del patrimonio più autentico del nostro Paese, un vero e proprio museo a cielo aperto che anno dopo anno offre una inedita esperienza culturale rivolta a tutti, non solo agli addetti ai lavori ma soprattutto a turisti, curiosi e appassionati.Tommaso Spazzini Villa, Teatri ombre - foglie secche, teche luminose - 2021 - 110 x 270 cm - Roma - Courtesy of the artist Tommaso Spazzini Villa, Teatri ombre – foglie secche, teche luminose – 2021 – 110 x 270 cm – Roma – Courtesy of the artist  Molise, Castropignano (CB)Tommaso Spazzini VillaIl pomeriggio della vita25.06 – 18.09.22Castello d’Evoli, Castropignano Testo a cura di Michele Tiberio“Il pomeriggio della vita è colmo di significato proprio come il mattino.”G. Jung in Opere Complete vol. 7, Par 114Il fiume Biferno si snoda al centro del Molise in un territorio di boschi, valli e montagne, costellato di piccoli paesi; seguendo le sue anse all’improvviso ci si imbatte in Castropignano, che si erge in una posizione sopraelevata dominando la valle. Tommaso Spazzini Villa è arrivato in questo luogo alla fine di febbraio, il freddo era pungente e gli alberi erano coperti da una sottile coltre di neve.Castropignano ha un maestoso castello di epoca Normanna: la costruzione del castello d’Evoli risale al 1362, voluto dall’omonima famiglia, si trova su una rocca a strapiombo sulla valle del Biferno, un pennone di roccia che osserva dall’alto i boschi di faggi e querce dove un tempo vivevano i Sanniti.Il castello, una volta brulicante di vita, è ormai diroccato, logorato dal tempo e dall’abbandono, il piano superiore è senza il tetto, ma la maestosa struttura si percepisce nella sua interezza: è un gigante monolitico che si estende dalla nuda roccia, sembra riposare a guardia del paese. In questo luogo l’artista ha deciso di concentrare il suo lavoro.L’artista si è nutrito dell’energia del luogo e si è interrogato sul legame che si sarebbe inevitabilmente creato tra lui e il castello: che relazione può nascere quando l’artista abita gli spazi con il suo lavoro?Tommaso Spazzini Villa ha voluto creare un legame di vita concreto e non astratto, non concettuale ma fortemente fisico. Negli spazi del castello torna a battere un cuore pulsante e vivo, il battito dell’artista si irradia nello spazio ingombrante nella sua immaterialità, una luce si accende e spegne scandita dal suono del battito. In una stanza interna, il grande disegno Senza titolo [Radice] ci parla dell’interiorità e di un legame intimo e invisibile. Continuando, le due opere sulle torri invitano il visitatore a sentire e vedere attraverso gli occhi e le orecchie dell’artista che è diventato parte integrante del castello. Un essere unico in cui non si può più distinguere il castello immobile di pietra dall’essere umano che lo vive con le sue opere. Opere esposte:Senza titolo [Battito], 2022, Installazione luminosa e sonora, lampada a led, ferro, casse, amplificatore, luce, audio, componenti elettronici, dimensioni varie. Castello d’Evoli, Castropignano (CB).Con questi occhi guardami, 2022, scritta in ferro battuto, 85 x 350 cm. Castello d’Evoli, Castropignano (CB).Senza titolo [Paesaggio sonoro], 2022, installazione, audio, ceramica, ferro, 140 x 150 cm. Castello d’Evoli, Castropignano (CB).Senza titolo [Radice], 2022, disegno a matita su carta intelata, 300 x 540 cm. Castello d’Evoli, Castropignano (CB). RingraziamentiLa Regione Campania, Giovanni De Simone – Sindaco, i Consiglieri comunali Daniele Benincasa e Salvatore Pellegrino, Vittorio Mendozzi, la Pro Loco di Vietri sul Mare, Andrea Carmine De Simone, l’associazione Albori 2000. Gli artigiani e coloro che hanno collaborato alla realizzazione del progetto: Ceramica Artistica Solimene, Rosa Musco, Emilio Pellegrino e la casa di produzione Friccicarella film di Graziana di Santo. Inoltre si ringraziano Enzo Santoriello, Lucio Liguori e tutta la comunità di Albori, in particolar modo Michele Avallone, Maria Del Pizzo e Amalia Ferrara.