Sant’Elia a Pianisi. Un omaggio a Giovanni Battista nipote del viceguardiano Fra Umberto Balestrieri
Il viceguardiano del Convento, Fra Umberto Balestrieri, ha voluto dedicare il presepe al giovanissimo Giovanni Battista, il caro nipote 29enne rimasto vittima, nello scorso mese di novembre, di un fatale incidente sul lavoro. E così, su quell’antico sagrato, dove tante importanti figure, come Padre Pio, Padre Raffaele e una folta schiera di cappuccini santeliani, hanno sostato nel tempo, oggi risplende la Sacra Famiglia nella sua infinita bellezza, in attesa di accogliere ed abbracciare con calore la famiglia di Giovanni Battista Cascone che ogni mattina si reca a messa .
Maria Saveria Reale
Le suggestive scene del presepe allestito sul sagrato del Convento anche quest’anno accolgono i fedeli che si recano nella chiesa intitolata a San Francesco, dando risalto all’insito legame con Greccio, dove, in quella notte santa del 1223, fu inscenata, in maniera commovente, la nascita di Gesù.
In un bosco vicino al paesino umbro, come hanno narrato i suoi biografi, Tommaso da Celano e Bonaventura, Francesco cercò di rievocare fedelmente quel grandioso avvenimento, così da creare una seconda Betlemme, con l’asino e il bue, con la mangiatoia come culla per il bambino Gesù, all’aperto e durante la notte. Alla rappresentazione parteciparono i frati che stavano nei romitori circostanti e anche la gente del borgo di Greccio e dei dintorni.
La rappresentazione della Navità del Convento di Sant’Elia a Pianisi quest’anno brilla di una singolare luce, riconducibile ad un eloquente e tangibile valore spirituale. Fra Umberto Balestrieri ha voluto dedicarla al giovanissimo Giovanni Battista, il caro nipote 29enne rimasto vittima, nello scorso mese di novembre, di un fatale incidente sul lavoro. E così, su quell’antico sagrato, dove tante importanti figure, come Padre Pio, Padre Raffaele e una folta schiera di cappuccini santeliani, hanno sostato nel tempo, oggi risplende la Sacra Famiglia nella sua infinita bellezza, in attesa di accogliere ed abbracciare ogni mattina con calore la famiglia di Giovanni Battista Cascone. Fra Umberto ha voluto che mamma Anna, papà Nello e la sorellina Lucia trascorressero qualche giorno in questo luogo santo per regalare loro qualche momento di pace, per dire loro che non sono soli in quella forte burrasca.
Nell’allestire il presepe i volontari si sono lasciati guidare da Fra Umberto, cercando di rendere le scene quanto più realistiche e di curarne i minimi particolari. Nicolina Spallone, Carmen Colavita, Antonella Iamartino, Lucio Iamartino, Vitale Carmine Mancini, Salvatore Martino, Sergio Mancini, Angela Tartaglia, Nicola Mastrovita e Angeluccio Petruccelli si sono impegnati con profonda devozione nella realizzazione del presepe, volendo anche manifestare in questo modo, a nome dell’intera comunità, affetto e vicinanza ai cari di Giovanni Battista, che, profondamente provati, vivono un momento molto difficile.
Lo scorso 20 dicembre, i santeliani, tra cui i bambini dell’oratorio, e tanti altri amici si sono stretti intorno a Fra Umberto e ai familiari per portare conforto e solidarietà per la prematura scomparsa. Gremitissima, fin sopra il sagrato, la chiesa del Convento, in occasione della celebrazione in memoria di Giovanni, di grande bontà d’animo e affabilità. Tratti che lo accomunano al suo caro zio.
Il viceguardiano ha percepito quanto la collettività si sia affezionata alla sua persona e alla sua famiglia. Commosso per le dimostrazioni di attaccamento e stima, Fra Umberto ha voluto ringraziare tutti, dal più piccolo al più grande, esprimendo riconoscenza come chi, sentendosi parte integrante della comunità, si prodiga incessantemente per il bene di tutti.

