Udienza Gup per Domenico Riccio, accusato di concussione e licenziato dall’Agenzia delle Entrate
Domenico Riccio davanti al Gup, domani alle 13, probabile la richiesta del rito abbreviato, dopo che il dirigente è stato licenziato dall’Agenzia delle Entrate e non c’è più il rischio di inquinamento delle prove.
Decisive le prossime ore per il destino dell’ex direttore dell’Ufficio delle Entrate di Isernia, arrestato un anno fa per tentata concussione nei confronti dell’amministratore giudiziale della Dr Motor di Macchia d’Isernia.

Sarà il giudice per l’Udienza Preliminare che deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio, o sull’abbreviato, rito che dovrà comunque essere richiesto dagli avvocati Iannitti e Stellato. Questi ultimi avrebbero anche chiesto un patteggiamento, rifiutato, però, dalla procura. Intanto sono finite tutte le misure cautelari perché, nel frattempo, Domenico Riccio è stato licenziato definitivamente dall’Agenzia delle Entrate e non c’è più il pericolo di reiterazione del reato.
Ore decisive quindi per conoscere il futuro di Domenico Riccio che, anche se chiedesse l’abbreviato, può sempre sperare in un’assoluzione. Se comunque venisse condannato, la pena sarà ridotta di un terzo e potrebbe fare ricorso in Appello.
Come si ricorderà, Domenico Riccio, dirigente delle Entrate di Isernia, era stato arrestato dalla procura nell’aprile del 2022, per tentata concussione: accusato di aver chiesto una tangente da un milione all’amministratore giudiziale della ex DR Motor Company di Macchia d’Isernia, società in concordato, a fronte di un suo presunto impegno ad astenersi da una serie di azioni in danno della società stessa. Un’accusa che aveva destato da subito stupore e incredulità, in tutti quanti conoscevano Domenico Riccio, considerato un dirigente integerrimo, figlio dell’ex parlamentare Eugenio Riccio, di famiglia benestante e lontano, fino al giorno dell’arresto, da qualunque sospetto o indiscrezione sulla sua condotta. Insomma qualcosa di assolutamente sorprendente per tutti. Nei confronti del dipendente l’Agenzia aveva immediatamente adottato la sospensione cautelare dal servizio e poi il licenziamento. Riccio in sede di interrogatorio davanti al Gip aveva scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.