Turismo, spesi 1,3 milioni di euro per il Piano strategico redatto da Sviluppo Italia

Il Movimento Cinque Stelle critico nei confronti dell’assessore Cotugno

REDAZIONE
CAMPOBASSO

L’approvazione del progetto esecutivo del Piano Strategico per lo sviluppo del Turismo da parte della Giunta regionale avvenuto nell’ultima seduta del 31 dicembre scorso, incontra gli strali del Movimento Cinque Stelle.

Il progetto elaborato dall’Agenzia regionale per lo Sviluppo del Molise (Sviluppo Italia Molise S.p.A.), dell’importo complessivo di euro 1,3 milioni di euro, da realizzare in trenta mesi viene criticato dai consiglieri pentastellati, soprattutto per i costi.

«In pratica la sola redazione del Piano per il Turismo – affermano in una nota – costerà ai molisani oltre 1.300.000 euro. Soldi che potrebbero servire al rilancio immediato del comparto e che invece ci faranno perdere altro tempo, due anni e mezzo per la precisione. Sviluppo Italia, società in house della Regione Molise, per realizzare il Piano potrà assumere almeno ‘sei figure’ che in qualche caso potrebbero arrivare a percepire 175.000 euro in 30 mesi, il tempo previsto per realizzare il Piano. Questo vorrà dire che fino all’estate del 2021 il Molise non conoscerà cosa la Regione vuol fare con il turismo, uno dei suoi settori strategici. Il tutto, smentendo clamorosamente l’assessore Cotugno il quale, durante gli Stati Generali del Turismo andati in scena a Termoli il mese scorso, aveva annunciato che il Piano avrebbe trovato piena attuazione entro la fine del 2019».

Le critiche dei cinque stelle riguardano la mission di Sviluppo Italia: «Per autodefinizione – si afferma – la società concentra la propria mission “sulla realizzazione di azioni coordinate per promuovere lo sviluppo sostenibile e la qualificazione ambientale del territorio».

Insomma sembra essere specializzata in ambiti diversi da quello prettamente turistico. E non possiamo esimerci dal ricordare che a capo della società c’è Claudio Pian che in passato ha ricoperto incarichi di segreteria per gli ex presidenti del Consiglio regionale, Mario Pietracupa e proprio Vincenzo Cotugno, oltre che per l’eurodeputato Aldo Patriciello».

Per i pentastellati ci si trova davanti «Il Piano d’oro del Turismo, anzi, il ‘regalo di San Silvestro’ ha avuto an- che la vidimazione di Mariolga Mogavero, Direttore del Servizio di coordinamento per il Fondo di Sviluppo e Coesione, chiamata alla cosiddetta verifica di congruità, in pratica una valutazione economica del progetto esecutivo, fondamentale in questo genere di affidamenti. Nel verbale di valutazione si legge che l’offerta economica relativa al progetto Piano è “economicamente congrua” e concorre “alla realizzazione degli obiettivi regionali di perseguimento degli interessi pubblici nel rispetto del contenimento della spesa”. Il verbale, poi, specifica che l’affidamento diretto in house a Sviluppo Italia è “vantaggioso e conveniente per l’amministrazione regionale”».

Esprimendo la propria contrarietà, il M5S domanda: «Se per redigere un Piano strategico si impegnano 1.300.000 euro, per attuarlo quanto servirà?» In base a queste conclusioni i portavoce M5S stanno predisponendo un accesso agli atti per leggere il verbale e annunciano di voler portare la questione in Consiglio regionale per fare piena luce sull’affidamento. «Vogliamo capire – concludono – se è giusto dare oltre 1.300.000 euro a una società in house non specializzata, per redarre un Piano che può farci perdere altri due anni e mezzo in uno dei settori strategici per il Molise, a livello economico e occupazionale.»