Tunnel, slitta all’8 gennaio vertice a Roma. Il 21 la variante in Consiglio

TERMOLI. C’è fermento in città per il Consiglio Comunale in programma dopodomani che dovrebbe decidere le modalità (ordinarie o straordinarie) dell’iter di variante al Piano Regolatore, nel rispetto di quanto disposto dalla legge regionale n. 7/1973. Un passaggio decisivo in quanto rappresenta un primo vero confronto in Sala Consiliare sul tema, a cui seguirà – salvo colpi di scena – il canonico periodo di 30 giorni che prevede la pubblicazione, le osservazioni dei cittadini, un nuovo passaggio in consiglio comunale e la trasmissione in Regione per l’approvazione definitiva del consiglio regionale. Ciò che è certo è che il 21 in aula ci sarà bagarre nel momento in cui i consiglieri saranno chiamati a votare la mozione che vede quale primo firmatario Paolo Marinucci, con parte dell’opposizione – sostenuta dal fronte no tunnel cittadino – pronta a sostenere una netta opposizione al progetto di riqualificazione, anche alla luce dei recenti dinieghi ricevuti dalla Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti, della sottosegretaria ai Beni Culturali Dorina Bianchi, e quello del ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini. Proprio su questo versante, nella giornata di oggi era previsto il confronto tra il Ministro Mibact e l’amministrazione termolese, ma sul vertice romano è giunta una decisa fumata nera che ha portato al rinvio del vertice e di qualsiasi decisione al prossimo 8 gennaio. Un rinvio che di certo non smorzerà i toni che potrebbero caratterizzare il consiglio. Anche perché, nonostante il rinvio, il parere firmato dal Ministro Franceschini parla chiaro: “Il progetto risulta pregiudizievole per il paesaggio e il patrimonio storico-artistico” ribadendo che, di fatto, l’opera non deve essere fatta così come prevista dal progetto. Sempre nella giornata di oggi il nuovo invito rivolto dal Comitato Referendario e Coordinamento No Tunnel ai consiglieri. “Facciamo dunque appello al vostro senso di cittadinanza, alla consapevolezza della vostra identità e storia, alla sensibilità personale: riqualificare, portare nel terzo millennio, portare la città nel futuro sono solo parole. Ciò che conta sono i contenuti di cui le si riempie; e nel caso in oggetto, quello che ricade sulle vostre spalle e vi carica di un peso che non potete ignorare, i contenuti sono purtroppo lesivi dei diritti dei cittadini e portatori di un vantaggio assolutamente indebito e ingiustificabile a favore di un soggetto privato. Siate dunque ben consapevoli di ciò che farete votando la modifica della variante piano regolatore generale, e soprattutto ricordate che in quel momento rendete conto a tutti i cittadini, non ad un sindaco, ad un assessore o ad una parte politica. Perché rappresentate, appunto, solo ed unicamente i cittadini, anche e specialmente quelli delle future generazioni, e solo i loro interessi.”