Tunnel, «L’amministrazione comunale chiuda la partita in autotutela»

REDAZIONE TERMOLI

«Poiché la questione Tunnel non è ancora definitivamente chiusa, l’Associazione e il Comitato Referendario Termoli No Tunnel non intendono abbassare la guardia e lasciare languire la situazione in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci sull’esito del ricorso presentato dalla ditta De Francesco. Cosa che potrebbe avvenire tra parecchi mesi». E’ questa la posizione espressa dal comitato nell’incontro che si è svolto ieri nella sala parrocchiale della chiesa di San Timoteo. «Abbiamo convocato questa assemblea per dire ai cittadini di Termoli che il problema è ancora vivo e chiediamo all’amministrazione comunale di chiudere la partita in autotutela». 

Com’è noto il 6 giugno 2019 il TAR Molise ha depositato la sentenza con la quale si accoglie il ricorso presentato dall’Associazione Termoli No Tunnel, contro la realizzazione del Tunnel e annessa devastante speculazione in piazza Sant’Antonio e Pozzo Dolce. Il ricorso è stato presentato anche da Nick Di Michele (M5S) e Pietro D’Andrea (Fiba Confesercenti), ma quest’ultimi due ricorrenti non sono stati ritenuti legittimi. 

I Giudici del TAR, nel riconoscere legittimo solo il ricorso presentato dalla componente Termoli No Tunnel, hanno annullato la procedura amministrativa e di conseguenza tutti gli atti relativi al progetto di riqualificazione. L’annullamento è stato motivato dal fatto che la Variante Urbanistica relativa al progetto non è stata sottoposta alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e inoltre perché non è stato sottoposto l’intero complesso di opere alla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) ma soltanto i parcheggi multipiano. Il 17 settembre la Ditta De Francesco aggiudicataria del progetto ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Molise, cosa che invece non ha fatto il Comune di Termoli. Ed è proprio al Comune di Termoli che adesso spetta l’ultima parola a riguardo. «Il Sindaco Roberti e la sua maggioranza a questo punto devono essere coerenti con quanto promesso in campagna elettorale e con la forte volontà di accantonare definitivamente il famigerato progetto, espressa dalla stragrande maggioranza del Consiglio Comunale nella seduta del 23 luglio scorso».