Tunnel, ancora venti giorni per conoscere il futuro

I giudici del Tar Molise si riservano la decisione. Barone: «Abbiamo ricorso perché c’erano fondati motivi. La procedura seguita dal Comune è inesatta»

REDAZIONE TERMOLI

La decisione dei giudici del tribunale amministrativo di Campobasso si conoscerà solo tra qualche giorno quando la sentenza sarà resa pubblica. Cresce l’attesa per conoscere il futuro del progetto di riqualificazione urbana del centro di Termoli meglio noto come tunnel. E questa mattina davanti ai giudici del Tar Molise è andata in scena l’udienza che era stata rinviata a inizio anno. Davanti al collegio sono andate a finire le motivazioni allo stop al progetto presentate dal Comitato e Coordinamento No Tunnel, dal MoVimento 5Stelle e dai balneatori e le controdeduzioni della difesa del Comune di Termoli. Una discussione che è durata 45 minuti nel corso della quale il Comune avrebbe proposto anche molte eccezioni preliminari, compresa la mancata legittimazione del Comitato ad adire il Tar. E’ stato l’avvocato Iacovino a replicare alle eccezioni punto per punto. Adesso i giudici si sono presi una ventina di giorni di tempo per scrivere e depositare la sentenza. Una sentenza particolarmente attesa in basso Molise che potrebbe, di fatto, influenzare il “futuro” del progetto di riqualificazione urbana. Se, infatti, i giudici dovessero accogliere la tesi del Comune di Termoli potrebbero dare il via libera praticamente definitivo al progetto aprendo la strada alla firma del contratto, nonostante nell’ultima assemblea pubblica Comitato e Coordinamento No Tunnel abbiano palesato la volontà di ricorrere eventualmente al Consiglio di Stato. Se, al contrario, dovessero essere accolte le tesi degli attivisti il progetto potrebbe subire una battuta di arresto in attesa di un eventuale controricorso da parte del Comune di Termoli. «L’udienza è andata bene – ha affermato il portavoce del Comitato No Tunnel, Nino Barone – perché l’avvocato Iacovino ha fatto una buona esposizione. Noi – ha affermato ancora Barone – abbiamo ricorso perché c’erano tutti gli estremi per un ricorso e non solo perché volevamo opporci all’opera». Secondo Barone la procedura seguita dal Comune di Termoli sarebbe «inesatta e quindi il nostro ricorso si basava su fondati motivi e crediamo nella giusta applicazione della legge da parte del collegio giudicante». Adesso si attende solo che i giudici depositino la sentenza per capire quale sarà il futuro del progetto di riqualificazione urbana del centro di Termoli.