Tumori, l’oncologo Carrozza: «In Molise dati non allarmanti» (IL VIDEO)

Le neoplasie del tratto intestinale sono quelle più incidenti in regione

REDAZIONE
TERMOLI

«Non sembrano esserci dati preoccupanti per il numero di casi di tumore in Molise». Sono queste le dichiarazioni rilasciate nell’intervista da Francesco Carrozza, oncologo presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso e responsabile scientifico del registro tumori. Sebbene sembrerebbe che, soprattutto in basso Molise, la percentuale di casi di persone colpite da cancro sia aumentata, i dati ufficiali dicono altro.

«Il registro tumori – ha spiegato Carrozza – è attivo dal 2014 ed il primo quadriennio di registrazione è quasi completo. Ci sono stati dei problemi di lentezza legati alla carenza di personale in Molise ma -ha assicurato-  risolto questo problema riprenderemo l’iter normale».

Ma veniamo al dunque. I dati del primo biennio 2010-2011 e 2012-2013 sono già stati pubblicati al congresso dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum).

«In linea di massima  – ha affermato Carrozza – ciò che abbiamo potuto notare da questi dati è che c’è stato un incremento di neoplasie del tratto intestinale».

Tutto questo, però, deve essere inserito in un discorso più ampio che deve tener conto sia della struttura sociale del Molise, che del gap che esiste tra nord, sud e centro.

In generale al sud, per esempio, l’incidenza tumorale è più bassa ma la mortalità è più alta. Questo è dovuto alla carenza di strutture, di organizzazione di rete oncologica e di sportelli che offrono adeguate informazioni.

Proprio in quest’ottica è fondamentale il lavoro del registro di tumori che serve da strumento di analisi e raccolta per osservare, con metodologia scientifica, l’andamento delle neoplasie oncologiche tenendo conto della mortalità, dell’incidenza, della prevalenza e della sopravvivenza legate ad esse.