Quel maledetto 14 luglio del 2009 la vita del parà campobassano di appena 25 anni fu spezzata da un ordigno posizionato sulla strada tra Farah e Ganjabad, in Afghanistan
Ricorre oggi, 14 luglio 2022, il tredicesimo anniversario dalla morte del caporal maggiore Scelto Alessandro Di Lisio.
Una data che la famiglia e l’intera città di Campobasso non dimenticherà mai.
Quel maledetto 14 luglio del 2009 la vita del parà campobassano di appena 25 anni fu spezzata da un ordigno posizionato sulla strada tra Farah e Ganjabad, in Afghanistan. Alessandro si trovava in missione di pace nel Paese controllato dai talebani da quattro mesi e faceva parte di un team specializzato nella bonifica delle strade prima del passaggio di convogli militari e diplomatici.
Il 14 luglio del 2009 era impegnato con un gruppo di commilitoni a bordo di due veicoli Lince e di un mezzo blindato Coguar. Ma lungo quella strada qualcosa andò storto: la pattuglia di paracadutisti della Folgore e del Primo Reggimento Bersaglieri venne colpita dall’esplosione di una bomba che distrusse il primo mezzo della colonna, a bordo del quale si trovava il parà campobassano. Nonostante l’immediato ricovero, Alessandro Di Lisio morì poco dopo all’ospedale militare di Farah.
Per il tredicesimo anniversario il Comune di Oratino, paese dove attualmente vivono i genitori di Alessandro, ha intitolato il parco giochi situato lungo il “Tratturello di contrada Lammerti”. Il parco si trova nelle vicinanze dell’abitazione di residenza della sua famiglia. “Alessandro era un cittadino italiano, ma era anche un cittadino di Oratino. Per questo motivo – si legge in una nota del Comune – abbiamo deciso, a distanza di 14 anni dalla sua scomparsa, ricordarlo e rendergli omaggio attraverso l’intitolazione di un luogo pubblico”.