Training test 2018, grande affluenza degli studenti di Medicina e Chirurgia
Progetto pilota per traghettare i futuri medici direttamente nel mondo del lavoro equiparandosi al resto d’Europa
MARCELLA TAMBURELLO
CAMPOBASSO
Sono stati 511, su un totale di 564 iscritti, gli studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università del Mo- lise che hanno partecipato al Training Test 2018. Una certificazione del progresso formativo dei futuri medici e che va oltre il Progress Test che si tenuto, nei 49 corsi di laurea italiani, negli ultimi 12 anni e che, nel tempo, ha evidenziato il graduale miglioramento della percentuale media delle risposte esatte andando dal primo al sesto anno e soprattutto una buona percentuale del mantenimento delle conoscenze di base. Il Progress Test ha rappresentato un metodo per valutare l’acquisizione e la ritenzione, tempo-dipendente, delle conoscenze riguardo gli scopi e gli obiettivi del curriculum formativo globale del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Gli studenti di tutti gli anni di corso fanno lo stesso esame quindi i risultati di tutti gli anni permettono di seguire la crescita di conoscenze e competenze di ciascuno studente nel corso di tutti gli anni universitari e, allo stesso tempo, di trarre delle conclusioni che riguardano il curriculum o parti del curriculum formativo. Da quest’anno il Progress Test è diventato Training test, composto da 200 domande, 50 per le scienze di base e 150 per quelle cliniche, e somministrato nello stesso giorno e alla stessa ora in tutte le Università e in tutti gli anni di corso.
A Campobasso, guidati dal professor Bruno Moncharmont, Vicepresidente della Conferenza Nazionale Presidi della facoltà di Medicina e Chirurgia e da Laura Recchia, professoressa di Statistica medica dell’Università degli Studi del Molise, coordinatrice dell’Unità di gestione della qualità (UGQ) e Responsabile Progress Test, sono stati 511 gli studenti che hanno partecipato al Traning Test. Un tassello importante della formazione e dell’autoalutazione, sia per lo studente che per il docente. Un progetto pilota che, nel tempo, servirà a traghettare gli studenti di Medicina e Chirurgia direttamente nel mondo del lavoro. Si tratta di una proposta di legge
che dovrà essere vagliata dal Ministero competente. Alla luce del Decreto n. 58 del 9 maggio 2018 sulla Laurea Abilitante, ci saranno nuove regole per l’abilitazione alla professione medica. Tra queste la riduzione dei tempi per l’ammissione all’esame di Stato, quindi dell’iter formativo dei futuri medici, con il tirocinio professionalizzante effettuato durante il percorso di studi e non più dopo la laurea, così da accorciare i tempi per entrare nel mondo del lavoro. E cambia anche la tipologia dei quiz che saranno somministrati. Una scelta che nasce dalla volontà di uniformare il percorso italiano di formazione e abilitazione professionale dei medici a quello della maggior parte dei Paesi europei. Garantendo, così, anche la presenza di un numero maggiore di medici in Italia.