Ancora sconvolta la comunità di Colletorto, paese d’origine della madre di Valentina che nella tragedia ha perso anche il marito. Dall’ispezione cadaverica sono emerse delle novità
Da Colletorto hanno raggiunto la Sardegna subito dopo la tragedia avvenuta sabato scorso a Sant’Antioco (QUI L’ARTICOLO) dove hanno perso la vita il 64enne Gianmarco Murgia e sua figlia Valentina, di 34 anni. I due non avevano fatto più ritorno a casa dopo una gita in barca. Gli zii di Valentina Murgia che abitano proprio a Colletorto sono arrivati a Sant’Antioco subito dopo la notizia per confortare la madre di Valentina che ha perso anche il marito nella tragedia. Così come riportato anche da Primo Piano Molise l’ispezione cadaverica ha escluso segni di violenza su di loro, ma un particolare potrebbe aver incanalato verso la giusta sequenza dei fatti.
Valentina non aveva nulla ai piedi, al contrario del papà, che verosimilmente potrebbe aver subito un malore e per questo sarebbe finito in mare, con la ragazza a tuffarsi per salvarlo, l’imbarcazione poi, senza guida, sarebbe naufragata. Questo è stato proprio riferito ieri mattina, a margine del colloquio col medico legale. La famiglia Murgia è decisa ad andare fino in fondo e qualora non venissero disposti d’ufficio, sarebbe pronta a chiede- re l’autopsia anche dopo la celebrazione dei funerali, fosse necessario riesumare i corpi. «Angela ha atteso la fine dei controlli medici e, quando è andata a parlare con i titolari dell’agenzia funebre, le è stato raccontato che Gianmarco avrebbe avuto un malore, cadendo in acqua, e che Valentina l’abbia subito soccorso – ha riferito la Eremita alla stampa locale – ma quella barca va trovata. Non si può parlare con certezza di incidente sino a quando non viene recuperata.
E, una volta trovata, se dovessero emergere particolari che portano all’esclusione dell’incidente, a quel punto siamo pronti a chiedere la riesumazione delle salme e un’approfondita autopsia». Per ora non resta che stabilire la data dei funerali.