Mamma molisana si getta nel Tevere, ancora senza esito le ricerche delle due piccole

Era originaria di Agnone Pina Orlando, la donna di 38 anni morta questa mattina dopo essersi gettata nel Tevere. Sono ancora in corso invece le ricerche delle figlie, due gemelle di 6 mesi. A denunciare la scomparsa il marito, ingegnere, anche lui originario della città altomolisana. Agli inquirenti ha riferito di essersi svegliato questa mattina senza trovare moglie e figlie in casa. La porta di casa era aperta.
Come detto sono ancora in corso le ricerche dei Vigili del fuoco nelle acque del fiume, oltre che della Polizia. Ci si sta concentrando soprattutto al Testaccio. Era la zona in cui abitava la giovane agnonese. E dove – hanno raccontato alcuni testimoni – è stata vista lanciarsi nel fiume. Vigili e poliziotti hanno rovistato anche nei cassonetti, ma delle bimbe purtroppo ancora nessuna traccia.
Si teme che il terribile gesto sia la conseguenza di una depressione post partum. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, ipotizzando l’omicidio-suicidio. L’inchiesta è stata affidata al pm Mario Palazzi.
AGGIORNAMENTI
(Ore 15,47) Seguono aggiornamenti sulla tragedia che si è consumata a Roma e che ha colpito l’intero Molise. É stato, infatti, ritrovato il corpo di Pina Orlando, la donna molisana che si è gettata nel Tevere a Roma. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno ritrovato la 38enne senza vita all’altezza di Ponte Marconi, sulla riva sinistra del Lungotevere San Paolo di Roma. Ancora disperse le due piccole gemelle di 6 mesi. Secondo alcune testimonianze, però, sembrerebbe che la donna si sia lanciata dal ponte con in braccio le due bimbe.
(ORE 16,08) Sono ancora sconosciute e al vaglio degli inquirenti le cause che abbiano portato la 38enne, originaria di Agnone, all’insano gesto. La donna, Pina Orlando, viveva a Roma con il marito, anche lui originario del paese alto-molisano, e le due piccole gemelle di appena sei mesi delle quali sono ancora in corso le ricerche. Dalle prime testimonianze, sarebbe stato un passante a dare l’allarme vedendo la donna lanciarsi nel fiume all’altezza del Ponte Testaccio, poco distante da dove abitava con il marito e le due figliolette. Visionati anche i diversi cassonetti presenti in zona.
(ORE 18) Proseguono senza sosta le ricerche delle gemelline disperse, estese fino a Fiumicino, con le unità fluviali della polizia e i sommozzatori dei vigili del fuoco. La polizia sta controllando tutto il percorso daa casa della donna fino al ponte Testaccio. Oltre ad essere verificati i cassonetti che si trovano lungo le vie, i luoghi chiusi e gli androni dove la donna potrebbe aver abbandonato le due bimbe. Contattati anche amici e parenti per capire se la donna possa aver lasciato le bimbe a loro. Tutti sperano in un miracolo, ma finora le ricerche non hanno avuto esito. Intanto, la Procura di Roma ha aperto un’indagine per omicidio-suicidio in relazione alle morte della 38enne.