BOJANO. Nei giorni scorsi una delegazione dell?associazione ambientalista ?Falco? ha incontrato l?Assessore all?Ambiente della Regione Molise Vittorino Facciolla, per porre all?attenzione della Regione problematiche di carattere ambientale. All?Assessore sono state chieste notizie inerenti la messa in sicurezza del torrente Rio Bottone, dato che l?Associazione aveva presentato una petizione inerente la problematica. ?Abbiamo spiegato all?Assessore ?spiegano dall?associazione- che il torrente Rio nasce a Santa Maria del Molise e lungo il suo tragitto, fino all?immissione nel fiume Biferno, raccoglie tutti i corsi d?acqua provenienti dai territori della vallata matesina: Castelpetroso, Santa Maria del Molise, Macchiagodena, Roccamandolfi, Cantalupo, San Massimo, Spinete. Tutti luoghi posizionati in zone montuose e collinari, tranne Bojano che ? situato in una zona pianeggiante. Pertanto, considerata la consistente raccolta di altri corsi d?acqua, veniva rappresentato l?alto rischio di esondazione, in occasioni di piogge intense. Suffragato dal fatto che sono trascorsi circa 30 anni dalla sistemazione del torrente e non risulta che siano mai stati effettuati lavori di manutenzione che ne garantiscano una maggiore sicurezza. La situazione va ad aggravarsi soprattutto nel tratto che va dal punto di affluenza del torrente Callora nel torrente Rio Bottone e fino allo sbocco di quest?ultimo nel fiume Biferno. Di fatto nei terreni circostanti del tratto in questione vi sono attivit? commerciali e abitazioni. In questi anni il letto del fiume, in alcuni punti, si ? innalzato anche di 2 metri a causa di alberi e detriti trasportati dalle acque. Per questa ragione, abbiamo chiesto all?Assessore un intervento urgente di prevenzione che preveda la rimozione degli ostacoli evidenziati, in modo da ripristinare il corso regolare dell?acqua. Detto intervento ? stato ribadito anche dal referente della Regione Molise, nell?ultima conferenza dei servizi, relativa al rilascio del parere per la realizzazione della ?strada di servizio all?area produttiva? in Monteverde di Bojano, dove rappresentanti dell?Associazione Falco hanno partecipato come uditori. Nella circostanza, l?associazione ha anche espresso perplessit? alla realizzazione della predetta opera, considerandola inutile allo scopo di un?eventuale implementazione della zona industriale, considerato che in loco vi sono gi? due grandi strutture, con relativi servizi, inutilizzate (ex GAM e ex ITAM) e che, a pochi chilometri da Bojano, vi ? gi? una zona industriale (Campochiaro-Bojano), in cui vi sono numerosi lotti di terreno disponili. Oltretutto non da meno sono le lamentele dei proprietari dei terreni interessati che si ritengono danneggiati dalle procedure adottate per l?acquisizione dei fondi. L?assessore, in riferimento alla messa in sicurezza del rio Bottone, ci ha informato che si ? in attesa di deliberazione regionale la quale permetter? di accedere ai fondi europei per la messa in sicurezza dei corsi d?acqua. Tra gli argomenti affrontati si ? parlato anche della raccolta differenziata nel territorio di Bojano. Il progetto prevede l?acquisto di attrezzature per la R.D. e il potenziamento del centro di raccolta?.