Tentacoli della Mafia in Molise, sequestrati 3 impianti eolici a Civitacampomarano

I beni appartengono a un imprenditore ritenuto vicino a Cosa Nostra

Ci sono anche tre terreni con impianti eolici a Civitacampomarano, tra i beni sequestrati nell’ambito di una operazione condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia. A finire nel mirino della procura nissena un imprenditore, la cui dichiarazione dei redditi presentava troppe “discordanze” con il proprio patrimonio realmente accumulato. Per questo la DIA di Caltanissetta ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro di beni, per un importo superiore ai due milioni e mezzo di euro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, nei confronti, per l’appunto, di un imprenditore siciliano, ritenuto contiguo ad un clan che fa parte di Cosa Nostra. L’imprenditore era stato arrestato nel 2017 durante l’operazione “Extra fines-Druso” (l’indagine aveva accertato attività estorsiva, aggravata dal metodo mafioso e con la collaborazione di un boss, ai danni di imprenditori del settore ortofrutticolo che operavano nei mercati generali di Roma). Nello specifico il provvedimento di sequestro ha interessato due società di capitali, due ditte individuali, una partecipazione societaria, tre terreni, come anticipato, con impianti eolici a Civitacampomarano, e ad Avigliano, nel Potentino, e a Potenza, dodici terreni e quindici fabbricati a Gela e venti rapporti bancari e quattro autoveicoli.