Tenta di evadere in un autogrill vicino Isernia: riacciuffato dalla Polizia Penitenziaria
Il segretario generale del Sappe, Donato Capece: “Agenti vigili ed attenti, ma restano le difficoltà quotidiane con cui sono costretti ad operare”
Un detenuto della Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere che stava per essere condotto nel carcere di Rimini ha tentato di evadere questa mattina, lunedì 5 settembre, nei pressi di Isernia, approfittando della sosta in un autogrill della superstrada per consentirgli di espletare un bisogno fisiologico. Lo ha scritto in una nota il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), Donato Capece, aggiungendo che “l’attenta vigilanza della Polizia Penitenziaria ha scongiurato il compimento del grave evento critico e, dopo un breve inseguimento, l’uomo è stato immediatamente catturato e il trasferimento a Rimini è proseguito, anche con l’ausilio di personale di Polizia Penitenziaria di Isernia”.
Capece ha avuto parole di elogio per i poliziotti che hanno sventato l’evasione e in particolare per uno di loro, rimasto contuso nella concitazione dei fatti: “E’ solamente grazie a loro se è stato possibile sventare la clamorosa fuga all’evaso: la pronta reazione ed il tempestivo intervento degli uomini della Polizia Penitenziaria di scorta hanno infatti permesso di sventare il grave evento. Dopo un breve inseguimento, il fuggitivo è stato catturato: i nostri Agenti non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita per fermare il fuggitivo. Una cosa grave, che poteva creare ulteriori seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti e dei cittadini che in quel momento si trovavano nei pressi dell’autogrill e della Superstrada. La grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria”. Capece denuncia “una volta di più le quotidiane difficoltà operative con cui si confrontano quotidianamente le unità di Polizia Penitenziaria in servizio nei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti dei penitenziari: agenti che sono sotto organico, non retribuiti degnamente, con poca formazione e aggiornamento professionale, impiegati in servizi quotidiani ben oltre le 9 ore di servizio, con mezzi di trasporto dei detenuti spessissimo inidonei a circolare per le strade del Paese, fermi nelle officine perché non ci sono soldi per ripararli o con centinaia di migliaia di chilometri già percorsi”.
Nella foto in alto, il segretario generale del Sappe, Donato Capece