Tavolo centrosinistra nel caos, il Pd indica Facciolla. Federico: la decisione spetta ai 5 Stelle

Alla fine deciderà Roma: tre i nomi sul tavolo di Conte e della Schlein

Bagarre anche nel centrodestra: venerdì vertice romano tra coordinatori regionali e nazionali  

La confusione continua a regnare sovrana in entrambi gli schieramenti. Strategie, invidie e ripicche continuano a farla da padrone nonostante il tempo trascorra inesorabilmente.

Questo pomeriggio, lunedì 17 aprile, si è svolto un nuovo tavolo della coalizione di centrosinistra presso la sede del Pd in via Ferrari a Campobasso. Al termine di un incontro lungo e ad alta tensione, la maggioranza dei presenti, tra partiti e civiche, ha fatto sapere che, viste le divisioni e i tentennamenti del Movimento 5 Stelle, per favorire un quadro chiaro e di stabilità, l’indicazione del candidato presidente della coalizione debba spettare al Partito Democratico. Di conseguenza il Pd ha messo a disposizione il proprio segretario, Vittorino Facciolla, che non era presente al summit odierno. A fare il nome di Facciola è stato in primis Marcello Miniscalo, sostenuto da altri esponenti dei partiti minori, tra cui Massaro e Macoretta. E’ stato poi Ovidio Bontempo del Pd a tentare una forzatura sul nome del segretario del Pd.

A questo punto Federico, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, ha replicato chiarendo che il candidato presidente dovrà essere espressione dei grillini e che insistere su Facciola equivale a voler spaccare la coalizione. Ora Federico dovrà riunire i suoi e sottoporre loro quanto deciso dal tavolo.

E’ evidente come si tratti di un’ennesima strategia dei partiti, nel tentativo di buttarla in caciara, guadagnare tempo in attesa del nome che metta tutti d’accordo. Intesa che arriverà, questo sembra essere un dato certo, sul tavolo romano. Entro la settimana i vertici nazionali di Pd e 5 Stelle effettueranno la scelta. Sulle scrivanie di Conte e della Schlein dovrebbero arrivare tre nomi: Iannacone, Gravina e il giudice Di Giacomo.

Se Atene piange, Sparta non ride. Confusione sovrana anche nel centrodestra. E pure in questo caso a sbrigliare la matassa dovranno essere gli esponenti romani. Mercoledì 19 aprile è in programma un vertice nella Capitale tra i coordinatori regionali e nazionali di partiti e movimenti. E’ il tentativo dei locali di depotenziare Lotito che ha mostrato, chiara, l’intenzione di puntare su un esponente di fuori regione. redpol