Tanti nomi in pentola, «Ma non devono essere calati dall’alto»
Romagnuolo (Prima Molise): «Stiamo partecipando al tavolo del centrodestra ma valutiamo anche una coalizione coi 5Stelle»
REDAZIONE TERMOLI
Se gli si chiede la probabilità (concreta) di far parte di una coalizione con all’interno la Lega la risposta che ne viene fuori sono 30 secondi di silenzio seguiti da un «valuteremo il da farsi». Si perché al tavolo del centrodestra, quanto meno quello termolese convocato dall’ex sindaco Antonio Di Brino assieme alle liste civiche, si è seduta anche lei, Aida Romagnuolo, da poco fuoriuscita dalla Lega di Matteo Salvini e presidente del movimento “Prima Molise” che parteciperà alle prossime elezioni amministrative. Quello che, però, ancora non è chiaro è al fianco di chi, se di quel centrodestra di cui la Romagnuolo è al momento ancora parte integrante in consiglio regionale, oppure se, come sussurrano i bene informati, potrebbe guardare ad altro. Anche ad una eventuale alleanza civica con il MoVimento 5Stelle data l’apertura di questi ultimi alle coalizioni (cosa mai avvenuta per i pentastellati). «Anche per quello che riguarda i 5Stelle valuteremo il da farsi», afferma Romagnuolo che decide di non sbilanciarsi rispetto al futuro, neanche troppo lontano, della presentazione delle liste. «Come Prima Molise stiamo partecipando al tavolo delle consultazioni del centrodestra e stiamo valutando la linea anche di scelta dei candidati. Credo che per entrambe le città, sia Campobasso che Termoli, ci sarà una rosa di nomi e anche noi abbiamo pronto eventualmente il nostro». Nessun identikit dell’aspirante primo cittadino. «Basta che sia una persona di buon senso che ha a cuore gli interessi del territorio e il benessere dei cittadini. Abbiamo avuto esperienze di candidati che erano già amministratori ma di risultati non ce ne sono stati». Di nomi, al momento, nel centrodestra se ne succedono tanti: dall’ex sindaco Antonio Di Brino, passando per Nicola Malorni che sarebbe ben voluto dalla Lega arrivando ad Antonio D’Aimmo che sarebbe sponsorizzato dal presidente Toma. Tanti nomi ma al momento poca condivisione di quello che succederà anche perché pende sempre il dubbio su quello che potrebbero fare i centristi di Vincenzo Niro. «Stiamo aspettando anche noi quello che succederà per fare il nostro nome da proporre sia a Campobasso che a Termoli e valuteremo tutto assieme agli altri partiti. Una cosa è certa: il nome non potrà essere calato dall’alto, da Milano o Venezia, altrimenti da noi non sarà preso proprio in considerazione».