Il 2016 è stato positivo per il Sud, il cui PIL è cresciuto dell’1%, più che nel Centro-Nord, dove è stato pari a +0,8%. Ciò è la conseguenza di alcune condizioni peculiari: il recupero del settore manifatturiero, la ripresa del settore edile, il positivo andamento dei servizi. Il quadro delle economie meridionali viene disegnato della Svimez nelle anticipazioni del Rapporto 2017- 2018: in base alle previsioni, quest’anno il PIL dovrebbe aumentare dell’1,1% al Sud e dell’1,4 % nel CentroNord.
Nel 2018 la SVIMEZ prevede un aumento del prodotto dello 0,9% nel Mezzogiorno e dell’1,2% al Centro Nord. Il principale driver della crescita meridionale nel 2017 doPubblicata l’anteprima del Rapporto 2017 sulle economie meridionali Svimez, cresce il Sud ma servono investimenti Il Pil del Molise si attesta al + 1,6%, confermando i dati dell’anno precedente vrebbe nuovamente essere la domanda interna: i consumi totali crescerebbero dell’1,2% (quelli delle famiglie dell’1,4%) e gli investimenti al Sud del +2%. Si prevede anche una crescita per l’occupazione. (+0,6%). Nelle anticipazioni Il Molise regge sostanzialmente il ritmo di crescita dell’anno scorso, (+1,6%), trainato soprattutto dalle costruzioni e, anche se in misura molto minore, dai servizi. La Campania è la regione italiana, e non solo meridionale, che ha registrato nel 2016 il più alto indice di sviluppo. La crescita del 2,4% giunge al termine di un triennio, dal 2014 al 2016, tutto all’insegna di dati positivi. In Campania un ruolo trainante l’ha svolto l’industria, grazie anche alla diffusione di Contratti di Sviluppo, ma ha potuto altresì beneficiare del rafforzamento del terziario nell’ultimo anno, frutto prevalentemente del positivo andamento del turismo.