Sulla scia del ricordo della benedizione del Papa alla ricorrenza dell’Immacolata Concezione

Maria Saveria Reale

E’ ancora vivo e nitido, nella mente dei santeliani, il ricordo dell’affollata udienza, tenuta da Papa Francesco il 5 dicembre dello scorso anno, nel corso della quale il Pontefice benedisse la radiosa statua dell’Immacolata Concezione,  collocata, già dal giorno precedente, nell’Aula Paolo VI e poi nella maestosa sala Nervi dai membri della Confraternita di Sant’Elia a Pianisi. Fu per tutti i partecipanti un’esperienza commovente, di profonda spiritualità e piena condivisione dell’idea proposta dal parroco, Fra Giuseppe Trisciuoglio, di andare in pellegrinaggio a Roma per rinsaldare quel legame nato oltre un secolo fa, allorquando la meravigliosa  Vergine, dopo essere stata benedetta agli inizi del ‘900 da San Pio X, a conclusione della sua realizzazione da parte della Ditta romana Rosa & Zanazi, fu accolta con una solenne cerimonia in paese e posta nella chiesetta di San Rocco. E proprio in questo luogo sacro è custodita ed esposta oggi la foto di Papa Francesco, la sua corona donata alla Confraternita e la stola azzurra indossata in quella giornata importante.   

Sulla scia della risonanza dell’emozionante evento vissuto lo scorso anno, la comunità santeliana ha vissuto, domenica 8 dicembre, con venerazione e affezione la ricorrenza dell’Immacolata Concezione, partecipando anche il novenario tenutosi nella chiesa Madre, in preparazione della solenne festa, preceduta dalla cerimonia di vestizione di quattro nuovi devoti della Confraternita: Alessio, Salvatore, Gianpiero e Rosario che porteranno nuova linfa all’interno della congregazione come “veri portatori di pace e di serenità” all’interno della comunità.  Da anni questo cammino spirituale,  avviato da Padre Rinaldo Totaro e portato avanti da Padre Timoteo ed ora da Fra Giuseppe, unisce sempre più fedeli, mantenendo alta la tradizionale devozione, trasmessa di generazione in generazione.  

Gremita la chiesa Madre in occasione della cerimonia religiosa, concelebrata dal guardiano, Padre Mariano Di Vito e dal parroco Fra Giuseppe Trisciuoglio. Ancora una volta i celebranti hanno voluto affidare alla Vergine Maria la comunità, le famiglie, gli anziani, i giovani, i bambini e coloro che vivono momenti di difficoltà.

Suggestive le immagini dei devoti della Confraternita che, alternandosi per squadre, hanno portato a spalla in marcia l’Immacolata Concezione per le strade del paese, a dimostrazione del profondo e generale attaccamento.  A segnare il passo, nel primo tratto della processione, il parroco e il sindaco, ponendosi  simbolicamente alla guida della comunità, sotto la protezione della Vergine. 

SULL’ANTICO PIEDISTALLO IL VOLTO DI PAPA PIO X, CHE BENEDISSE LA STATUA OLTRE 100 ANNI FA, E IL VOLTO DI FRATE GIOVANNI SCOTO, CHE SI SCAGLIO’ ANCHE CONTRO S. TOMMASO D’AQUINO PER AFFERMARE IL DOGMA DELL’IMMACOLATA.

L’ imponente e antico piedistallo, sul quale è collocata l’Immacolata Concezione fu restaurato dal noto artigiano del posto, Giacomo Colavita. Su esso sono impressi i volti di Papa Pio X e di Frate Giovanni Duns Scoto, francescano a cui è attribuita la famosa frase: “Potuit, docuit, ergo fecit”. Egli sostenne fermamente la verità del dogma dell’Immacolata, in nome dell’onnipotenza di Dio, scagliandosi anche contro il parere di San Tommaso D’Aquino, dimostratosi, invece, molto scettico a riguardo. I due erano gli esponenti di due scuole del Medioevo, quella francescana e quella domenicana.

Dal 1300 dovette passare ancora molto tempo, prima che la Chiesa proclamasse nel 1854 per opera del Pontefice Papa Pio IX il dogma della Madre di Cristo, riconoscendola priva del peccato originale. La proposta di dare risalto alla ricorrenza dei centocinquant’anni della proclamazione di questa verità, portando in processione per le strade di Sant’Elia la statua della Madonna, è stata accolta con favore e nel dicembre 2004 la comunità santeliana festeggiava il centenario dell’arrivo della statua dell’Immacolata Concezione a Sant’Elia a Pianisi, dopo essere stata benedetta da Sua Santità Papa Pio X. Un ulteriore dimostrazione dell’interesse e della partecipazione ad iniziative rivolte a rinvigorire un sentimento religioso mai affievolito e a rivalutare la storia e le tradizioni locali.