Conseguire la laurea in medicina è un sogno a cui tanti giovani italiani devono spesso rinunciare per il numero chiuso delle Università e le difficoltà dei test di accesso. Oggi c’è una importante opportunità, grazie alla Comunità Europea ed a Tutor Medicina Srl, la società esperta in orientamento e assistenza ai giovani che intendano iscriversi presso le Università Europee per accedere ai Corsi di Laurea Sanitari che in Italia sono diventati un ostacolo difficile da superare. Conosciamo Tutor Medicina attraverso l’intervista a Nino Del Pozzo, responsabile per l’Italia.
“Ciò è possibile grazie alla Comunità Europea che dalla sua costituzione ha permesso, tra le cose più importanti che abbiamo ottenuto, la possibilità che gli studenti italiani possano studiare in tutti gli altri Stati Europei nelle facoltà di Medicina. Pertanto con la difficoltà che abbiamo oggi in Italia, in cui i posti sono veramente molto limitati, i nostri studenti italiani hanno una possibilità in più di entrare nelle alte facoltà degli Stati membri e quindi poter completare gli studi o poi, eventualmente, trasferirsi in Italia dopo un anno e quindi proseguire il proprio percorso universitario. Questa è una grande opportunità.
I ragazzi devono fare i test e prepararsi per affrontare queste prove?
“Assolutamente sì, la differenza è che il test di medicina si basa sui concetti base delle due materie più importanti, biologia e chimica. Anche questa è una grande opportunità che ti permette di entrare facilmente in queste università, la maggior parte delle quali sono tutte pubbliche. La parte più importante di questa scelta è lo studio della lingua inglese, che darà allo studente quella marcia in più che gli permetterà di abbattere tutte le barriere nel futuro”.
Quali sono gli Stati europei dove principalmente vanno questi ragazzi?
“Normalmente gli studenti scelgono la Bulgaria e la Romania, ma anche la Spagna e la Croazia. Queste sono comunque università che anche se sono pubbliche hanno dei costi abbastanza elevati. Quindi normalmente si tende a scegliere la Bulgaria e la Romania che hanno dei costi abbastanza gestibili, mentre la Spagna ha dei costi molto molto elevati”.
Una volta che un ragazzo ha superato il test, lo seguite durante tutto il percorso?
“Assolutamente sì, noi quando incominciamo a seguire uno studente, lo facciamo fino a quando non arriva alla specializzazione. In questa prima fase lo sosteniamo per farlo entrare e per assisterlo nella città che poi sceglie, quindi sulla localizzazione, sulla ricerca di un appartamento vicino l’università; dopo questo percorso noi lo aiutiamo in tutta la parte burocratica con le segreterie delle università e poi dopo un anno iniziamo a verificare le opportunità di trasferimento in Italia”.
Hanno anche un responsabile di riferimento in ogni città?
“Hanno un responsabile di riferimento in ogni città, questo è molto utile per le famiglie, per avere comunque dei punti di riferimento, anche se le città sono ormai davvero molto più sicure di quelle italiane e in più ci sono dei collegamenti molto rapidi. Quindi alla fine andare all’estero sta diventando sempre semplice. Incontro dei genitori che inizialmente hanno timore, giustamente, perché non conoscono questa realtà. Però, poi, già dopo solo 15 giorni, i genitori che sono andati a verificare la qualità dell’Università e quella della città in cui vivono, la maggior parte delle volte mi decidono di lasciare i propri figli all’estero per tutti i sei anni”.
Però dopo un anno esatto possono chiedere il trasferimento in Italia?
“Assolutamente sì, questa è la grande opportunità che offre la Comunità Europea. C’è una legge europea che stabilisce che non ci devono essere barriere sia per i docenti, sia per gli studenti nei trasferimenti in tutte le facoltà universitarie di tutta Europa. Siccome si sa benissimo che in Italia dopo il primo anno ci sono tantissimi abbandoni, quei posti vuoti possono essere riempiti proprio dai nostri studenti che provengono dalle Università europee”.
PER INFO: https://www.tutormedicina.com/
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