Strade, parco, depuratore: Sbrocca racconta i suoi 5 anni da sindaco
Tra le particolarità: «Siamo arrivati alla fine del mandato, non abbiamo mai cambiato la Giunta e sono l’unico sindaco di centrosinistra che si è ricandidato»
REDAZIONE TERMOLI
Se c’è un primato che contraddistingue la sua amministrazione è di essere arrivata alla fine del mandato naturale (cosa che non accadeva dal 2006 a Termoli), di non aver mai cambiato la Giunta in 5 anni e di essere lui, Angelo Sbrocca, il primo sindaco di centrosinistra a ricandidarsi per un secondo mandato elettorale. Record che per il primo cittadino sono «fini a se stessi» ma che sicuramente entreranno nel guinnes della politica termolese. E così Sbrocca ha fatto il proprio bilancio dei cinque anni di mandato. Anni caratterizzati, a suo dire, dall’essere «una amministrazione del fare invece che del dire e delle promesse perché non ho mai promesso nulla a nessuno ma abbiamo fatto tutto rispettando la città e i cittadini». Sotto la lente del sindaco Sbrocca ci sono andate a finire le cose fatte dall’amministrazione comunale: dal depuratore alle strade di lottizzazione, dalla manutenzione straordinaria del parco «che non avveniva da 40 anni», a quella delle strade cittadine. «Al nostro insediamento abbiamo trovato una situazione incancrenita sotto diversi settori – racconta il primo cittadino – tra questi aspetti il primo era sicuramente quello ambientale perché avevamo un depuratore collocato al centro della città che nonostante i proclami non era mai stato delocalizzato». Di qui la decisione di «prendere il toro per le corna e fare una programmazione per risolvere il problema». E ancora la questione del tunnel «che sono appena 200 metri che passano sotto la strada e non sotto il Borgo Antico che vuole la gran parte dei cittadini. Il progetto attualmente è sotto validazione da parte di una società esterna come impone la legge e speriamo che validi al più presto il progetto in maniera tale che possiamo partire con questo grande piano di riqualificazione del centro di Termoli». I volumi culturali «che nessuno in città ha mai realizzato, invece noi apriremo il Macte che sarà il primo museo di arte contemporanea di Termoli e del Molise per dare una casa a opere che stavano all’interno degli scantinati». Focus anche sugli impianti sportivi «che noi abbiamo riqualificato» e sul parco comunale «che da quasi 40 anni non veniva manutenuto straordinariamente e che adesso sta respirando ed è tornato a nuova luce». Sotto la lente anche la ristrutturazione della piscina all’interno del parco e la questione delle strade. «Siamo l’amministrazione che ha asfaltato più strade di Termoli degli ultimi 30 anni senza possibilità di smentita. Ce ne sono certo delle altre ma si va in base alle priorità. Abbiamo realizzato tantissime rotonde, l’ultima quella in piazza del Papa che tutta la città voleva. Ovvio che si può fare sempre di più e che abbiamo fatto qualche errore ma cercheremo di rimediare perché gli errori fatti sono tutti rimediabili».