Il Focus Istat: quasi mille i feriti. La Fondo Valle del Biferno tra le arterie con la pericolosità più alta
Nel 2019 si sono verificati in Molise 555 incidenti stradali che hanno causato la morte di 28 persone e il ferimento di altre 913. Rispetto al 2018, aumentano il numero degli incidenti (+77), dei feriti (+182) e delle vittime della strada (+13), in netta contrapposizione alla tendenza nazionale che presenta diminuzioni seppur modeste per tutti i suddetti aggregati. Questa la fotografia dell’ultimo Focus Istat. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 24,3%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2019, invece, in Molise non si registrano variazioni mentre in Italia le vittime si riducono del 22,9%. Nello stesso lasso di tempo (2010-2019) l’indice di mortalità sul territorio regionale è aumentato da 4,3 a 5,0 deceduti ogni 100 incidenti mentre quello medio nazionale diminuisce da 1,9 a 1,8. Nel 2019, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), morti in incidente stradale, è superiore alla media nazionale (50,0% contro 45,2%). Analizzando invece il ruolo che questi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni) il peso relativo (sul totale dei deceduti) è inferiore nel 2019 a quello nazionale (17,9% contro 49,6%). Negli ultimi nove anni (2010-2019) l’incidenza di pedoni deceduti è diminuita da 14,3% a 10,7% mentre nel resto del Paese è aumentata da 15,1% a 16,8%. L’incidentalità rimane alta lungo la costa, nei comuni capoluogo di provincia e lungo la Strada Statale 87 Sannitica, la SS17 dell’Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico e la SS85 Venafrana. La pericolosità resta alta lungo la Strada Statale 6 Casilina e la Strada Statale 647 Fondo Valle del Biferno. Nel 2019 il maggior numero di incidenti (300, il 54,1% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 4 morti (14,3% del totale) e 426 feriti (46,7%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano del 14,1% in ambito urbano e del 22,6% sulle strade extraurbane mentre diminuiscono del 31,3% sulle autostrade. Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (9,8 decessi ogni 100 incidenti). Sulle strade urbane il 47,3% dei sinistri avviene lungo un rettilineo. Sulle quelle extraurbane la percentuale sale al 52,6%. Poi l’arrivo della pandemia da COVID19 ha modificato radicalmente le abitudini di tutti e la mobilità ha avuto una battuta d’arresto come mai si era verificato prima. Nel periodo di lockdown il tasso di mobilità (percentuale di persone che hanno compiuto almeno uno spostamento in giornata, ad eccezione dei tragitti a piedi inferiori ai 5 minuti) è passato dall’85% al 32% mentre la lunghezza media degli spostamenti è diminuita del 40%.