Da decenni il suo corpo ? “prigioniero” della sclerosi laterale amiotrofica (gli venne diagnosticata quando aveva appena 21 anni), ma la sua intelligenza sovrumana in qualche modo sembra aver avuto la meglio anche sulla terribile malattia degenerativa che lo affligge. Non pu? muoversi e comunica attraverso un sintetizzatore vocale.
Fisico dalla mente visionaria, divulgatore scientifico, guru della cosmologia moderna,?Stephen Hawking ha compiuto?74 anni ieri (8 gennaio). Non ? solamente lo scienziato pi? popolare, ma una vera e propria icona pop dei nostri tempi, familiare tanto ai fan della serie tv I Simpson quanto a quelli di?Star Trek, e ultimamente anche alle giovani seguaci della boy band One Direction?o ai patiti di The Big Bang Theory.
Professore presso l?Universit? di Cambridge, dove ha occupato la stessa cattedra che fu di Newton, membro della Royal Society e autore di libri giudicati dei veri capolavori, tra le altre cose ha elaborato una complessa teoria riguardante i buchi neri.
Ma le sue teorie spaziano in molteplici aspetti della cosmologia. In una puntata di Discovery Channel ha esposto al pubblico le sue idee, spiegando in modo chiaro e semplice che viaggiare nel tempo (futuro)?? possibile, anche se al momento non disponiamo della tecnologia necessaria per farlo.
Negli ultimi anni i suoi lavori e le sue ricerche si sono concentrati sul futuro della razza umana e sull’eventualit? della presenza di altre forme di vita. Di recente?al quotidiano spagnolo El Pa?s ha detto la sua su una possibile invasione del nostro pianeta da parte degli alieni.
“Se gli alieni arrivassero sulla Terra, le conseguenze sarebbero come quelle di quando Cristoforo Colombo arriv? in America, cosa che non si ? rivelata positiva per le popolazioni native americane“, ha dichiarato l’astrofisico britannico, che ha continuato: “Questi alieni tecnologicamente avanzati sarebbero nomadi, con l’obiettivo di conquistare e colonizzare qualunque pianeta raggiungibile da loro“.
Il premio Nobel non ha dubbi sull’esistenza di altre forme di vita: “Per il mio cervello da matematico, gi? solo i numeri bastano a farmi pensare alla presenza degli alieni come eventualit? perfettamente razionale. La vera sfida ? capire come sono fatti“.
Il professore aveva gi? spiegato che la migliore possibilit? di sopravvivenza per la razza umana sarebbe quella di lasciare il pianeta perch? “c’? un serio rischio che una catastrofe ambientale distrugga la Terra“.
