Stellantis (Ex Fiat), Tavares: “Gigafactory sarà in Italia a Termoli”

Novità importanti per la Fiat, ora Stellantis. Dopo la preoccupazione espressa dai sindacati nei giorni scorsi arriva quella che potrebbe essere letta come una boccata d’ossigeno. Secondo quanto riportato in una agenzia dell’Ansa, la Gigafactory di batterie per le auto elettriche si farà in Italia a Termoli. Lo ha detto l’Ad di Stellantis, aprendo l’EV Day dedicato alla strategia del gruppo per l’elettrificazione. “L’annuncio della costruzione in Italia della Gigafactory, effettuato oggi dall’amministratore delegato Tavares allo electrification day, conferma l’impegno di Stellantis nel nostro Paese”. Così commenta la scelta di Stellantis Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto. “Sta prendendo forma – spiega Ficco – il nuovo piano industriale, i cui primi elementi erano già emersi con le assegnazioni produttive nella fabbrica di Melfi oggetto di un recente accordo. Si tratta di passi importantissimi per l’industria e per i lavoratori italiani. Siamo confidenti che possa presto riprendere il confronto al Ministero dello Sviluppo economico per proseguire il ragionamento sugli altri stabilimenti italiani. La scelta di Termoli – conclude Ficco – appare opportuna poiché in quel territorio insiste una grande fabbrica di motori, che come noto a causa del processo di elettrificazione inevitabilmente dovrà subire processi di trasformazione e di riconversione”.

“L’annuncio della costruzione di una Gigafactory a Termoli effettuato oggi dall’amministratore delegato Tavares all’electrification Day Stellantis è una notizia importantissima per il nostro territorio perché da un futuro occupazionale e sgombra il campo dalle tante illazioni che in queste settimane parlavano addirittura di chiusura dell’impianto Stellantis di Termoli”, si legge in una nota del segretario della Uilm Molise, Francesco Guida – Purtroppo per loro anche questa volta i catastrofisti sono stati smentiti. Noi invece abbiamo sempre creduto che grazie all’impegno e alla professionalità delle donne e degli uomini che quotidianamente lavorano nello stabilimento, Termoli avrebbe avuto un futuro, anche in un processo di trasformazione di portata epocale come il passaggio dal motore endotermico a quello elettrico. La costruzione di un polo per la produzione di batterie è stato sempre una priorità che abbiamo sostenuto ai tavoli nazionali. E grazie alle sinergie tra tutte le parti in campo raggiungiamo oggi un importante risultato”.