Statuto comunale, c’è la consulta Femminile per rafforzare il ruolo delle donne

La presidente Picone: «Il documento sarà più accessibile a tutti». Ma il centrosinistra esprime «rammarico per l’assenza del garante per chi è stato privato della libertà personale»

CAMPOBASSO. Nel corso del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 20 dicembre, è stato approvato il nuovo testo dello Statuto comunale del Comune di Campobasso che è stato elaborato in questi mesi dalla Commissione Statuto, presieduta dalla consigliera M5S, Antonella Picone.

«Fin dall’inizio dell’attuale consiliatura – ha spiegato la presidente Picone – i componenti della commissione si sono dimostrati immediatamente concordi nel riprendere i lavori di revisione del testo. Un particolare ringraziamento va fatto al Segretario Generale per la disponibilità e la professionalità fornita durante gli incontri in cui è stata richiesta la sua presenza e al il Presidente del Consiglio, Antonio Guglielmi, che ha fornito una particolare forma di contributo dedicando attenzione all’organizzazione del documento. Il ringraziamento maggiore però va doverosamente rivolto ai componenti della commissione, sia effettivi che di diritto che, grazie all’impegno di contribuire ai lavori hanno permesso, con l’emendamento di articoli, la correzione di frasi poco chiare, la variazione della sequenzialità dei commi e con l’introduzione di nuovi ed importanti principi fondamentali, la stesura, o meglio la revisione, di un documento che oggi può essere fruibile da tutti».

Le innovazioni principali sono state apportate all’articolo 1 (Il Comune), all’articolo 2 (Territorio e Stemma), all’articolo 3 (Diritto di informazione e di accesso agli atti amministrativi, il cui precedente titolo era Modalità di esercizio della funzione amministrativa), all’articolo 4 (Cooperazione istituzionale). È stato introdotto l’articolo 57 (La Consulta Comunale Femminile), secondo la nuova numerazione. Sono stati aggiornati gli articoli contenenti i riferimenti al sistema di votazione, oggi effettuato, ad eccezione per la votazione segreta, in modalità elettronica mediante i dispositivi di cui il Consiglio si è recentemente dotato. La consultazione del documento che verrà pubblicato in formato pdf sul sito istituzionale del Comune di Campobasso sarà facilitata grazie alla presenza di collegamenti ipertestuali che consentiranno di spostarsi dall’indice all’articolo da consultare e viceversa.

«La Commissione Statuto e regolamenti da me presieduta – ha detto in conclusione la consigliera Picone – non ha la pretesa di aver elaborato un documento che non sia suscettibile, in futuro, di ulteriori, necessarie integrazioni o revisioni, ma ha la consapevolezza di aver dato un serio e sostanzioso contributo all’ammodernamento dello Statuto che contiene le norme fondamentali dell’organizzazione dell’ente e non solo».

Soddisfazione per la nuova versione dello Statuto anche dai gruppi del centrosinistra (Pd e La Sinistra per Campobasso), i quali con i consiglieri Trivisonno, Salvatore, Chierchia e Battista rimarcano che «si apre (articolo 1) con una dichiarazione di principio a noi cara, ma accolta da tutti, secondo cui la città di Campobasso promuove la cultura della pace, della solidarietà sociale e dei diritti umani, “ponendo al bando ogni forma di discriminazione, da quella legata al genere a quella relativa alla nazionalità e/o appartenenza etnica e realizzando politiche attive di prevenzione e contrasto ad ogni forma di violenza o prevaricazione”. 
Rammarico – hanno però sottolineato – per il mancato inserimento, accanto alla Consulta femminile, dell’articolo che prevede la figura del Garante Comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, una figura di ausilio dell’Amministrazione, che avrebbe potuto dare un contributo, a livello comunale, per migliorare il rapporto tra città, detenuti, famiglie e personale che opera nella Casa Circondariale sita nel capoluogo».