Stato-Regioni, dubbio su chi andrà a Roma in attesa della proclamazione degli eletti
Che la forbice tra nord e sud sia sempre più larga non è un mistero.
Il nord ormai viaggia alla media Ue, nel mezzogiorno sono presenti situazioni ancora fortemente arretrate. Un gap assolutamente da colmare e che spiega anche il ritardo cronico che rallenta, di fatto, la proclamazione degli eletti in consiglio regionale.
In Friuli si è votato da pochissimi giorni. Nemmeno una settimana. E alle urne sono andati in quasi 550mila.
Da noi, in Molise, le votazioni si sono concluse il 22 aprile. E alle urne si sono presentati in poco più di 170mila.
Quasi un terzo. Il 3 maggio, e cioè appena 72 ore dopo le elezioni, Massimiliano Fedriga è stato ufficialmente proclamato presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia dall’Ufficio centrale regionale: è il quattordicesimo governatore. In Molise, invece, ancora un nulla di fatto. ‘Rumors’ indicavano come giornata quella di venerdì. Ma probabilmente, la proclamazione potrebbe slittare ad inizio settimana, verosimilmente tra lunedì e martedì. Il 10 maggio, giovedì, per la Regione Molise c’è un importante appuntamento: la conferenza Stato Regioni. Sul tavolo la ripartizione di diversi milioni di euro. La sedia del Molise però, ancora è senza un ‘ospite’. Al momento infatti non si conosce il nome di chi andrà alla conferenza: o Toma o Frattura.
Anche per questo ci si augura che la proclamazione avvenga in tempi brevissimi. Dopo la proclamazione il neo presidente eletto, Donato Toma, si metterà immediatamente al lavoro per dar vita all’esecutivo (sono stati frequenti gli incontri, in tal senso, negli ultimi giorni) e far così partire la macchina amministrativa. Una coalizione, quella di centrodestra, che vuole mettersi subito all’opera dopo la ‘parentesi’ pd targata Paolo di Laura Frattura.
Una coalizione che ha più volte parlato, in campagna elettorale, della necessità per la nostra regione di un deciso cambio di marcia.