Sporting Venafro, nulla da fare anche contro l’Ischia: cuore ed applicazione non bastano

Nulla da fare per lo Sporting Venafro che, contro la Virtus Forio, rimedia l’ottavo stop consecutivo, ma, così come i precedenti, il passivo al termine (otto lunghezze di scarto nel 3-11 finale) è ingeneroso per quanto mostrato in campo dai bianconeri, che, nella nuova gestione Walter Primavera, cercano di mettere sul parquet ulteriore anima e grinta, ma finiscono con l’arrendersi, in avvio di ripresa, quando alla seconda espulsione – la quarta nelle ultime due gare – le forze finiscono per venir meno e, a fronte anche dei problemi fisici di Fetta e Giliberti (stoici nel fornire comunque sino in fondo il loro contributo alla causa), il passivo si amplia a fronte ad un Liistro (il portiere ospite) in grado di strozzare l’urlo in gola agli avanti venafrani in più di una circostanza e alla precisione e alla concretezza degli avanti ischitani in transizione.

La gara, però, racconta di un ottimo avvio per lo Sporting: Fetta coglie il palo, poi Cimino e lo stesso numero sette bianconero vanno vicini al bersaglio grosso. Gli animi si accendono quando gli arbitri non sanzionano un pugno di Polito in pieno stomaco a Zancanaro con gli ospiti che poi passano (Egea). Di Paolo sventa il possibile raddoppio di Cuomo e allora lo Sporting Venafro prova ad uscire fuori con Zancanaro (su punizione) e Fetta, non avaendo fortuna, ma anzi subendo anche lo 0-2 firmato da Colhado De Moraes. Il cuore venafrano è, però, enorme ed i bianconeri ribaldano la contesa. Giliberti (sugli sviluppi di un corner) ed una doppietta del capocannoniere del girone F di serie B Enrico Fetta – seconda rete su schema da calcio piazzato – ribaltano il punteggio sul 3-2. Le reti ospiti di Colhado De Moraes, Cuomo ed Egea chiudono la prima frazione sul 5-3 per i campani.

Nella ripresa, il secondo giallo a Zancanaro mette i venafrani in inferiorità numerica in avvio. La squadra regge, ma un nuovo rosso (stavolta per proteste a Vollucci) viene capitalizzato dal 6-3 di Egea. I venafrani provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo (Fetta uscito anzitempo nella prima frazione per un problema fisico rientra con una fasciatura), ma Rossi fa 7-3 ed il distacco, nonostante i diversi tentativi dei venafrani, si amplia con Egea che sigla il poker, Cuomo, Mainolfi e Coppa che completano lo score.

«Il risultato è troppo penalizzate nei nostri confronti – l’analisi del trainer Walter Primavera – e potrebbe far pensare ad una gara disastrosa. Ancora una volta pesano delle decisioni arbitrali, ma il mio ruolo non è quello di analizzare le decisioni dei direttori di gara. La partita dice che siamo stati avanti 3-2 ed abbiamo avuto ulteriori possibilità per arrotondare. Avessimo chiuso davanti o in parità il primo tempo, nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo. Poi, la prima espulsione e l’essere riusciti a reggere in inferiorità numerica rendendoci pericolosi anche in contropiede, ci ha ridato animo, ma il secondo rosso ci ha definitivamente tagliato le gambe con un black-out costatoci caro. Abbiamo dovuto fare i conti anche con i problemi fisici di Giliberti e Fetta, che speriamo possano rientrare in fretta, anche se dovremo fare i conti, per la prossima gara a Colleferro, con due squalifiche (quelle di Zancanaro e Vollucci). Tuttavia, recupereremo sia Nicandro Grande che Gianni Iacovino, due lottatori, determinanti in un ambiente che senz’altro sarà caldo».

Una sfida – quella di sabato prossimo nel Lazio in casa della Forte Colleferro fanalino di coda – in cui i bianconeri cercheranno in tutti i modi di ritrovare il sorriso e centrare quei punti che renderebbero più agevole il percorso di squadra da qui a fine aprile, mettendosi in tasca la certezza della permanenza in cadetteria e provando sino alla fine una rincorsa intricata verso la zona playoff.