E’ stata ridotta in sede di Corte d’Appello a 3 anni la condanna a carico di Camillo Di Pasquale, l’ex esponente di centrodestra eletto nel 2006 nel listino di Michele Iorio e condannato in primo grado a 4 anni di reclusione con l’accusa di peculato. Stando alle indagini l’ex consigliere era stato accusato nell’ambito del filone d’indagine sulle spese pazze, con la Procura che all’epoca aveva voluto accertare come gli eletti spendessero i finanziamenti pubblici concessi ai gruppi del consiglio regionale. Secondo l’accusa Di Pasquale avrebbe speso 208mila euro di soldi pubblici per cose che nulla avrebbero avuto a che vedere con l’attività pubblica. L’ex esponente del centrodestra dovrà risarcire anche la Regione Molise e il Codacons rappresentato dall’avvocato Fabio Del Vecchio in qualità di parte civile. “Siamo soddisfatti – ha affermato l’avvocato Del Vecchio – perché siamo riusciti a dimostrare che le spese effettuate sono state uno sperpero di denaro pubblico perché non erano attinenti a fini istituzionali e hanno concretizzato un danno per tutti gli utenti e i cittadini molisani”. In primo grado Di Pasquale era stato condannato a 4 anni di reclusione, con i giudici di secondo grado che, però, hanno alleggerito in parte la condanna.