Il Tribunale del Riesame ha rigettato le istanze di revoca della custodia cautelare in carcere a carico delle due coppie di Rom accusate di aver allestito a Campobasso un fiorente mercato dello spaccio di cocaina
Sono state rigettate tutte e quattro le istanze di revoca della custodia cautelare in carcere a carico degli indagati nell’ambito della recente operazione antidroga che i Carabinieri di Campobasso hanno chiamato in codice “Friends”. Il Tribunale del Riesame ha dunque deciso che per il momento le due coppie di coniugi (appartenenti alla comunità Rom del capoluogo di regione) debbano restare in carcere, rispettivamente i due uomini nel penitenziario di Campobasso e le due donne nella sezione femminile di quello di Benevento.
Sono indagati per spaccio di sostanze stupefacenti e l’inchiesta vede almeno un’altra decina di persone indagate, sia in qualità di presunti responsabili di piccolo spaccio che di assidui consumatori.
I Carabinieri di Campobasso e la Procura della Repubblica contestano ai primi quattro anche il reato associativo il che aggrava di molto la loro posizione nei confronti della Legge.
Nei lunghi mesi di indagini gli inquirenti hanno potuto accertare che nel capoluogo, soprattutto nel quartiere San Giovanni, era sorto un fiorente spaccio, soprattutto di cocaina anche se nel corso del tempo sono state sequestrate anche dosi minori di marijuana e hascisc.
Non è escluso che a breve gli avvocati Nicolino Cristofafo, Stefano Sabatini e Mariaelena Verde tentino altre strade per far revocare la custodia cautelare detentiva con misure meno afflittive.