Dopo Soudant anche D’Angelo se ne va

Ormai, il popolo sportivo è addestrato all’abisso. Anche il povero Giulio Perrucci si dibatte come un’anguilla. I tempi sono sempre più cupi, in casa rossoblù, a prescindere dal colore delle divise. Mentre ti aspetti qualche rinforzo per dare una mano d’aiuto all’aziendalista Novelli, ti accorgi che dal gruppo si sta sfilando uno delle poche certezze di questo pugno di bravi ragazzi che si danno da fare e ottengono ciò che possono, usando mezzi tecnici e risorse finanziarie modestissime.

L’assenza di Francesco D’Angelo ha fatto rumore giusto tra gli addetti ai lavori. La tifoseria neppure si è accorta che il ragazzo calabrese non c’era, domenica a Matelica. La varicella non ha avuto colpe, questa volta. Fuori squadra ce lo ha messo il mister, “per motivi tecnici”. Usando una bugia, di quelle che si usano nella vita, non solo nel mondo dei calci d’angolo. Tra il centrale di difesa e il club sono nate recenti frizioni. Facile immaginare la loro natura. Di soldi e di problemi logistici si tratta. Tipici di una gestione sofferta che sembra destinata ad accompagnarci sino a fine stagione. Stipendi, fitti di casa, ristoranti e viaggi rappresentano le urgenze più immediate. Alle quali bisogna metterci le rimesse da fare in Lega per chiudere le vertenze inoltrate dagli ex tesserati della scorsa stagione che vantano arretrati non certo astronomici, ma comunque da tacitare, entro i 30 giorni successivi all’avvenuta notifica. Senza quelle quietanze si rischia un punto di penalizzione per ogni pratica inevasa. Ipotesi che neppure prendiamo in considerazione, visti i magri risultati che i nostri ragazzi raccolgono in trasferta, in seguito ai quali la classifica è solo apparentemente tranquilla. Sono quattro i punti di margine dalla zona play out.

In attesa della riapertura delle liste di traferimento (inizio dicembre) è facile immaginare che D’Angelo non sarà più dei nostri. Come si era capito in anticipo, circa un mese fa, che il viaggio dell’attaccante Soudant in Francia fosse il prologo di una sua definitiva partenza. Qui non siamo a far le pulci a nessuno. Perrucci, Aliberti e Merola stanno facendo il possibile, ma intanto nessuno può dimenticare che è difficile friggere il pesce senza olio. Non si è trovato ancora lo sponsor, i due soci che sembravano pronti a essere cooptati sono ancora fuori dal gruppo, il pubblico questo sconosciuto, la città fredda come queste giornate di fine novembre. Novelli che non ha né il carisma né il carattere di Gattuso tace, anzi ha chiuso la porta a qualsiasi polemica. Bisogna fargli i complimenti. Nonostante questo clima riesce a far giocare persino bene i suoi ragazzi e non rinuncia al suo modulo preferito: quattrotretre. (ge.ve.)