Soldi in cambio di lavoro, si chiude la vicenda: la Cassazione conferma il verdetto dell’Appello

Dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa di F.C., l’ex dipendente regionale condannato a maggio a 3 anni per tentata concussione (art. 317 del c.p.) e induzione indebita a dare o promettere utilità (319 quater). Soddisfatti i legali di parte civile, Tolesino e Cristofaro

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa di F.C., l’ex dipendente regionale condannato a maggio del 2022 a tre anni per i reati di tentata concussione (art. 317 del codice penale) e induzione indebita a dare o promettere utilità (319 quater). I giudici romani hanno, quindi, confermato il verdetto dell’Appello.

Come ricostruito dalle indagini della Squadra Mobile di via Tiberio chiese, e in almeno quattro casi F.C. ha ottenuto, somme di denaro per ‘aiutare’ i ragazzi a scalare le graduatorie dei progetti di Servizio civile, in particolare “Stop poverty” e “Giobbe”. Il blitz era scattato ad ottobre del 2015 dopo che alcuni di loro avevano denunciato il sistema di cui erano stati vittime: mazzette da cinquecento euro, per avere assicurato almeno un anno di lavoro al Servizio Civile, al presidente di una Onlus nonché dipendente regionale.

In primo grado, a marzo del 2021, era stato condannato a 3 anni. Il 12 maggio di quest’anno, l’Appello ha confermato il verdetto del 2021. Poche ore fa è giunto anche il verdetto della Cassazione.

L’ex presidente dell’associazione ‘Buon Samaritano’ è stato anche interdetto per 5 anni dai pubblici uffici.

Soddisfatti gli avvocati dei ragazzi che si sono costituiti parte civile, tre di loro rappresentati dall’avvocato Silvio Tolesino ed un quarto dal collega Nicolino Cristofaro.

F.C. dovrà anche risarcire i danni ai giovani che “con coraggio hanno denunciato e non sono stati ad un gioco che spesso governa certi ambienti, quello del do ut des”, il commento di Tolesino.

Secondo le indagini degli agenti della Mobile l’uomo chiese, e in almeno 4 casi ottenuto, somme di denaro per ‘aiutare’ i ragazzi a salire nelle graduatorie dei progetti “Stop poverty” e “Giobbe”. Fino a 500 euro per portare a termine le pratiche del servizio civile, per ‘alterare’ la documentazione e assicurare loro la possibilità di un anno di lavoro a 450 euro al mese.