Sindaco Agnone, guerra aperta tra Cinque Stelle e Pd

Si scalda notevolmente il clima elettorale ad Agnone. La cosa che ha fatto più rumore ed ha scatenato le polemiche più pesanti è stata quella del mancato accordo tra Grillini e Pd, nonostante che l’ipotesi di alleanze civiche locali tra i due partiti fosse stata approvata anche dalla piattaforma Rousseau. Niente da fare, il Movimento Cinque Stelle, sfumato l’accordo con il Pd, sponsorizza Identità e Futuro, di Vincenzo Scarano, che ci riprova a diventare sindaco dopo quattro anni.
Ed è Andrea Greco, nume tutelare dei Grillini agnonesi, che, come dire, scaglia la prima pietra e dice: «Devo rilevare con estremo rammarico che il nostro tentativo di conciliazione è fallito. Il PD si è trincerato fin dal primo secondo dietro il nome di Daniele Saia come candidato sindaco, prima e dopo la benedizione di Facciolla e Fanelli e nessuno ha voluto sentire ragioni. Aspirazione legittima ma certamente i miei suggerimenti non sono stati presi in considerazione, anche quando avevo proposto una figura di sintesi tra i tre gruppi. Niente, per il PD, Daniele Saia doveva essere il candidato sindaco, senza alcuna possibilità di discutere. Alla fine di trattative durate settimane posso dirvi che probabilmente era tutto un bluff. Forse quel PD non ha mai voluto ragionare seriamente con noi. E un pizzico di orgoglio – chiude Greco – lo provo quando mi rendo conto che ho contribuito alla candidatura di ragazzi straordinari come Giovanni Mastrostefano, Diego Perrella, insieme a Margherita Greco, all’interno della lista ‘Identità e Futuro’ di Vincenzo Scarano».
Immediata la replica di Nuovo Sogno Agnonese: ”Secondo quanto riportato da Greco, il nostro gruppo, arroccato sulla ferma convinzione di volere Daniele Saia come candidato sindaco, avrebbe chiuso ad ogni tipo di dialogo. In verità, la chiusura è stata frutto di lunghe ed estenuanti trattative che non hanno generato un serio progetto di insieme che avesse al centro il bene di Agnone. Il confronto si è spesso arenato quando é stato introdotto dai Cique Stelle il tema delle cariche (di assessori e vicesindaco) da attribuire preventivamente ai candidati in lista,ragionamento che non ci é MAI appartenuto, in quanto tali richieste, a nostro avviso, continuano a seguire il filone della vecchia politica, legata unicamente ai ruoli e alle poltrone. Ci sorprende apprendere che il gruppo del Movimento 5 stelle abbia preferito allearsi con una lista civica appoggiata da esponenti del centro destra locale e regionale di cui certamente non dovrebbe condividere le linee. E siamo dispiaciuti nel vedere che il diktat più volte impostoci nel corso delle trattative del famigerato “candidato sindaco di rottura” che, come Greco afferma, ha sempre rappresentato un motivo di tensione nelle trattative, sia stato invece superato, nell’accettare la candidatura del leader del gruppo di “Identità e Futuro” Vincenzo Scarano, che tutto è fuorchè rottura con il passato”.