Sesto lavoratore licenziato in un anno e mezzo: stato di agitazione alla Saint-Gobain
La protesta dei sindacati Filca CISL Abruzzo Molise, Feneal UIL Molise, Fillea CGIL Abruzzo Molise
Il sesto lavoratore licenziato in un anno e mezzo dopo aver maturato 20 anni di anzianità di servizio. E’ stato indetto lo stato di agitazione alla Saint-Gobain di Termoli, l’azienda che si occupa della produzione del gesso e il cui stabilimento si trova proprio di fronte all’ex Zuccherificio di Termoli.
Nel pomeriggio di ieri, 15 dicembre, i sindacati hanno comunicato all’azienda di aver indetto lo stato di agitazione contro un “modus operandi che non può continuare così”.
Sotto la lente i licenziamenti avvenuti in un anno e mezzo “di cui molti erano padri di famiglia, persone che da anni lavoravano in azienda.
“E’ l’ennesimo licenziamento di un padre di famiglia con 20 anni di anzianità lavorativa – ha affermato Massimiliano Rapine Filca CISL Abruzzo Molise – dopo che da anni hanno una espansione lavorativa e nuovamente vediamo che l’azione da parte dell’azienda è penalizzante e contraddittoria rispetto ai volumi e alle potenzialità dell’azienda stessa.
Ecco perché chiediamo con forza che vengano bloccati i licenziamenti e che in qualsiasi momento ci fossero dei problemi organizzativi, prima di applicare delle norme stringenti, vogliamo essere convocati”.
“Basta all’ennesimo licenziamento di un lavoratore che viene mandato a casa – ha continuato Roberto D’aloia Feneal UIL Molise – e all’atteggiamento di alcune multinazionali che pensano di sfruttare il territorio. Non accettiamo questo modus operandi e proclamando lo stato di agitazione prevediamo attività per la tutela dei lavoratori dello stabilimento”.
La richiesta all’azienda, quindi, è quella di “cambiare linea rispetto a quanto sta accadendo – ha fatto eco Silvio Amicucci Fillea CGIL Abruzzo Molise – è un’azienda che ha deciso di disfarsi di tutte le persone che indipendentemente dal numero degli anni di lavoro sono diventati scomodi perché il fisico si è usurato e non rispondono più ad una logica di massima produttività aziendale”.