Sepino patria dell’antibiotico?

Un molisano in anticipo di 30 anni su Fleming

di Pasquale Ricciardi

E’ buffo pensare come alcune delle più grandi scoperte che hanno cambiato il mondo presentino diatribe tra due scienziati ignari dell’opera dell’altro. Un episodio poco conosciuto riguarda sicuramente la scoperta del primo antibiotico, compiuta da un giovane medico molisano 33 anni prima di Fleming…

CHI ERA VINCENZO TIBERIO?

Al giovane Tiberio,nato a Sepino nel 1865,piace studiare.Consegue la maturità classica col massimo dei voti e poi decide di seguire i suoi sogni,iscrivendosi alla facoltà di medicina di Napoli.Trascorre molto tempo fuori città,ad Arzano,dove inizia a dedicarsi allo studio degli agenti patogeni.

LA SVOLTA…

La storia del ragazzo e della medicina cambia per sempre quando Tiberio deduce una correlazione tra la presenza di alcune muffe in un pozzo di  Arzano e la temporanea immunità degli abitanti del luogo. Dopo ulteriori analisi il giovane ricercatore riesce ad isolare il “Penicillium glaucum”.Si tratta di un miceto che inibisce la crescita di vari tipi di batteri e Tiberio arriva anche a produrne misurate quantità, siamo nel 1895. In questo modo, quasi casualmente, nasce il primo antibiotico della storia.

…E LA DELUSIONE

L’entusiasmo per la sensazionale scoperta è però destinato a spegnersi sul nascere. La comunità scientifica del neonato stato italiano non dà molto credito alle ricerche del giovane, intanto pubblicate sugli “Annali di igiene sperimentale”. Ciò è anche causato della poca risonanza che hanno in quel periodo nel mondo accademico le produzioni dei nostri scienziati rispetto a quelle di altri ricercatori europei. La delusione per lo studioso è grande ,tanto da indurlo ad abbandonare la ricerca per arruolarsi nella Marina Militare. La sua breve vita si conclude a causa di un infarto che lo coglie nel 1915.

COLLEGHI CON DESTINI DIVERSI

Senza volerlo Tiberio cede la fama al ben più noto Alexander Fleming che, nel 1928,anch’egli in modo casuale, nota le proprietà antibiotiche della penicillina. La varietà è però diversa da quella studiata da Tiberio, perché stavolta si tratta di “penicillium notatum”.Il medico britannico non riesce però,a differenza del ricercatore italiano,ad isolarne il principio attivo.Lo faranno in seguito gli scienziati Florey e Chain,con i quali Fleming condividerà anni dopo il Nobel per la Medicina del 1945.

“PRIMO NELLA SCIENZA,POSTUMO NELLA FAMA”

E’ quanto recita una targa commemorativa nel suo paese natale.Al  meglio queste parole descrivono la breve e intensa vita di un cittadino illustre della nostra regione e forse ancora poco conosciuto,che ha lasciato una traccia indelebile che giunge fino a noi.