Scuola di Fossalto: da agibile ad inagibile

di Irene Bagnoli

In un paesino di 1500 abitanti a una ventina di chilometri da Campobasso  la scuola, che prima era agibile, dove ragazzi e bambini avevano numerose aule a disposizione, palestre, una mensa ben attrezzata e ampi atrii, è diventata inagibile. Dopo aver effettuato complessi lavori di ristrutturazione di 473 mila euro la situazione non è stata ripristinata, costringendo così alunni e professori a cercare un’altra sede per l’insegnamento dell’istruzione.

L’edifico a tre piani era riuscito a superare senza troppi problemi il terremoto del 2002, ma l’amministrazione comunale decise di convocare un ingegnere per valutare l’agibilità dell’edificio, che successivamente fu negata. Furono sborsati così dal commissario regionale circa 420 mila euro per rendere invulnerabile la scuola, e per tutelare in tutto 140 studenti che sarebbero tornati il settembre dello stesso anno al normale svolgimento delle lezioni nella scuola già perfezionata.

Due anni dopo, mutata l’amministrazione comunale, l’ufficio tecnico è allertato da una richiesta delle insegnanti: “Vogliamo un certificato che attesti che le opere siano a regola d’arte”.

Il geometra del Comune venne chiamato a fare un sopralluogo e si scoprì che pilastri e travi non erano collegati, ma galleggiavano nel vuoto. A novembre del 2009 il nuovo sindaco ordina l’evacuazione e la sospensione dell’attività scolastica. Viene convocato un perito e si scopre che la situazione dell’edificio non è affatto migliorata, anzi, con l’attività dell’uomo sia addirittura peggiorata.

La Procura indaga e rinvia a giudizio committenti, tecnici ed esecutori. Il tribunale li giudica per tentato disastro e falso ideologico. Tre mesi fa la sentenza in primo grado: assolti; così a subirne le conseguenze è la Regione Molise che erborsa un altro milione di euro per riparare gli errori combinati precedentemente. I bambini tutt’ora svolgono le regolari lezioni in un edificio che sarebbe dovuto diventare un centro di ricovero per anziani nell’attesa della ricostruzione della scuola che verrà completamente demolita.

Gli unici che dovranno subire un giudizio, sono i giornalisti del quotidiano online L’Infiltrato, querelati dal sindaco committente per diffamazione e rinviati a giudizio.