Scioglimento di Forza Nuova, Toma perde le staffe in Aula: “Mozione vigliacca”. La Fanelli: “Pochezza delle argomentazioni”
La campagna elettorale per le Regionali sta entrando nel vivo e sale il tono delle discussioni
La campagna elettorale per le prossime Regionali sta entrando nel vivo e questa mattina, martedì 8 febbraio, se ne è avuto un assaggio durante il consiglio regionale. In Aula è andato in scena un duro scontro tra il governatore Toma e la capogruppo del Pd Micaela Fanelli. In realtà è stato il presidente a perdere le staffe durante il suo intervento, alzando i toni della discussione e definendo “vigliacca” la mozione delle minoranze relativa al “divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”.
Ha esposto la mozione la prima firmataria Micaela Fanelli che ha ricordato l’assalto neofascista ai danni della Cgil dell’ottobre del 2021 e chiedendo al consiglio regionale di prendere una posizione. Oltre a chiedere un rafforzamento dello Statuto Regionale in senso antifascista e antirazzista.
La mozione è stata respinta con 10 voti contrari e 7 favorevoli, ma durante il suo intervento il presidente Toma si è lasciato andare (IN ALTO IL SUO INTERVENTO).
Lapidaria la replica della Fanelli: “Pochezza delle argomentazioni”.
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