di Luigi Castellitto
Le scansioni del cervello sono utili in tantissimi ambiti, ma possono esserlo anche per quanto riguarda problemi che vertono maggiormente sul profilo psicologico o psichiatrico del soggetto in esame.
Un team di ricercatori di Boston si è concentrato sui più piccoli, e crede che questa tecnica potrebbe essere molto utile soprattutto per individuare bambini che sono maggiormente a rischio di patologie quali depressione e problemi di attenzione e ansia, prevedendo il livello di queste problematiche prima che avvengano.
La ricerca è avvenuta eseguendo scansioni cerebrali dei soggetti nel corso di uno studio longitudinale della durata di quattro anni, e sono state trovate determinate connessioni in particolari aree del cervello già all’età di sette anni, dei “modelli distinti di connettività funzionale”, che possono aiutare a prevedere problemi di salute mentale che si sviluppano anni dopo.
Ciò, secondo gli studiosi, potrebbe promuovere interventi precoci (consapevolezza, esercizio fisico, terapia cognitivo comportamentale) che potrebbero mitigare i sintomi e forse anche prevenire la progressione della malattia psichiatrica.